'Spore', i ringraziamenti di Capretti e Mollica per la riuscita dell'esposizione del fotografo

Nilo capretti (a sinistra) e l'architetto Vincenzo Mollica

A conclusione della settimana che ha visto il Cenacolo degli Agostiniani ospitare 'Spore', la mostra fotografica di Nilo Capretti, curata dall'architetto Vincenzo Mollica, i due hanno voluto rendere un ringraziamento a quanti hanno reso possibile la realizzazione dell'esposizione, nonché tutti coloro che hanno visitato il "corridoio luminoso".

"Arrivati alla chiusura della mia mostra 'Spore' nella cornice del Cenacolo degli Agostiniani, è doveroso fare un bilancio sia delle presenze che dei commenti dei visitatori.
Ho volutamente presentato un lavoro non facile, sia per lettura che per contenuto, ma leggendo i commenti, ed anche nelle discussioni scaturite dopo che avevo "accompagnato" una o più persone nel percorso della mostra, ho percepito corrispondenza emotiva in sintonia con la mia visione".
"Entrare in un racconto personale - continua Capretti - attraverso immagini che evocano ricordi e sensazioni intime mediante le quali ho provato a mostrarmi, è un accesso consentito solo a chi possiede grande sensibilità.
Sono felice, non solo per il risultato delle numerose presenze, ma anche perchè lo sforzo congiunto con l'amico architetto Vincenzo Mollica, curatore di tutte le mie mostre, ha fatto sì che i visitatori godessero di un'atmosfera unica nella quale le mie immagini acquistavano quel pathos occorrente per agevolarne il percorso.
Attraverso le pagine di gonews.it vorrei ringraziare le persone che hanno reso possibile tutto questo, in particolare il Sindaco di Empoli Brenda Barnini, l'assessore alla cultura Eleonora Caponi, il direttore della biblioteca Carlo Ghilli, il professor Lorenzo Poggi, la dottoressa Manuela Fulignati, la dottoressa Merj Bigazzi, i ragzzi dell' Istituto Ferraris Brunelleschi seguiti dalla professoressa Silvia Desideri. E infine la ditta O.L.V., che con grande professionalità ha realizzato l'impianto di illuminazione.
La spora che “chiudeva” la mostra è un testimone che idealmente passo a tutti gli Autori empolesi."

Al fotografo, si unisce anche il curatore della mostra, l'architetto Vincenzo Mollica: "Questi ringraziamenti potrebbero assumere la valenza di puro atto formale.
Si tratta, invece, di un apprezzamento sincero, in quanto il successo dell'evento, misurato da un importante concorso di visitatori, dimostra un'attenzione, non scontata, verso un tipo di eventi che appartengono alla città tutta, ma che abitualmente vengono consegnati al comparto dell'auto gestione dell'artista. Il successo dell'operazione consiste, inoltre, nell'averci permesso di allestire in un luogo dai marcati connotati istituzionali, una funzione dal trasfert culturale delicato che per qualche giorno ha reso possibile un confronto intorno al valore dell'immagine fotografica, nell'applicazione di un lavoro professionale, dal contenuto e dal taglio singolari.
Questa occasione è la dimostrazione di una nuova sensibilità al patrimonio culturale cittadino aperto a divenire patrimonio di tutti."

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