Nasce LuccaBiodinamica per promuovere prodotti agricoli e trasformati

foto di archivio

Al termine di un percorso di condivisione e riflessione avviato nel 2013, tredici aziende agricole della Provincia di Lucca - e attive nei Comuni di Camaiore, Capannori, Careggine, Gallicano e Lucca - hanno formalmente costituito un soggetto giuridico con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e commercializzare “prodotti agricoli e trasformati, ottenuti con l’applicazione dei principi colturali propri della agricoltura biologica e biodinamica, ottenuti salvaguardando e valorizzando la biodiversità vegetale e animale della Provincia di Lucca”.

LuccaBiodinamica sarà anche un marchio, appannaggio dei soggetti della Rete, che per Statuto devono essere necessariamente aziende certificate biologiche (o in conversione). Tra gli obiettivi, fondamentali per aziende di piccole dimensioni e multi-funzionali, c’è anche “l’acquisto di attrezzature comuni funzionali agli obiettivi
della Rete”.

Lo Stato di LuccaBiodinamica introduce anche elementi di certificazione partecipata. Ogni anno, infatti, i soci s’impegnano a verificare la qualità del lavoro all’interno delle aziende associate alla Rete, tramite visite che verranno effettuate “da altro/i agricoltore dell'associazione già esperto per controllare la struttura dei terreni, l'aspetto della vegetazione, la qualità e conservazione dei preparati e le modalità di distribuzione, e le condizioni generali dell'azienda”.

LuccaBiodinamica, che riunisce aziende attive nella produzione di vino, olio, ortaggi, miele e nella trasformazione di prodotti dell’orto e del sottobosco (rappresentanti all’interno di un Comitato di gestione), ha anche obiettivi di carattere “formativo e divulgativo, nell'ottica di riuscire a coinvolgere un sempre maggior
numero di agricoltori”.

“A partire dall’autunno del 2013, quando abbiamo organizzato il primo incontro di presentazione del nostro ‘Distretto’ abbiamo continuato a parlare di agricoltura biologica e biodinamica in ogni contesto, formale e informale: riteniamo fondamentale una conversione dell’attività agricola, che può diventare un elemento di apporto
nutritivo al terreno, arricchire il suolo, e non solo sfruttarne le capacità produttive - spiegano i promotori di LuccaBiodinamica. Per questo ci stiamo impegnando anche in incontri rivolti ad agricoltori ‘convenzionali’, perché un’adesione più ampia ai metodi dell’agricoltura biologica e biodinamica rappresenterebbe un elemento caratterizzante e un volano, anche economico, per tutto il territorio Lucchese, dalla Versilia all’Alta Garfagnana”.

Le aziende agricole che hanno dato vita alla Rete LuccaBiodinamica sono:

Fattoria Colleverde, Fabbrica di San Martino, Al Podere di Rosa, Calafata (società cooperativa agricola sociale), Macea, Tenuta Lenzini, Podere Còncori, Tenuta di Valgiano, Agricola Nico, Valle del Sole, Fattoria Sardi Giustiniani, Tenuta Mareli e Maestà della Formica.

Sono la maggioranza (7 su 13) quelle condotte da under 40.

Il presidente della Rete è Saverio Petrilli, mentre i due vice-presidenti sono Giuseppe Ferrua e Gabriele Da Prato.

Fonte: Ufficio Stampa

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