La montagna toscana, si parlerà del rilancio con il ministro Martina

Maurizio Martina

Il punto su politiche e specificità dei territori


Il territorio montano in Toscana copre circa il 50 per cento della superficie complessiva. Un bene prezioso, che ha vissuto fino al recente passato una condizione di abbandono e decadenza, frutto dello spopolamento, della mancanza di servizi, di crisi dell’agricoltura. Una fase che però oggi la Toscana vuole lasciarsi alle spalle per rilanciare, tutelare, ripopolare la montagna. Ed è proprio in quest’ottica che è stato organizzato il convegno “La montagna italiana nello sviluppo rurale: problematiche e prospettive economiche, sociali, ambientali e istituzionali”, che si terrà venerdì 24 febbraio al Polo delle Scienze Sociali dell’Università a Novoli con i massimi rappresentanti istituzionali e scientifici del settore, che sarà chiuso dal ministro per l’Agricoltura Maurizio Martina.

L’iniziativa è promossa dall’Accademia dei Georgofili con i tanti soggetti con cui la stessa Accademia ha recentemente sottoscritto protocolli di intesa: in primis Anci Toscana e poi l’Accademia Italiana di Scienze Forestali, il CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’economia agricola - MiPAAF), il C.F.S. oggi Carabinieri Forestale, il Parco delle Foreste Casentinesi e Legambiente.

“Forse in passato ci siamo un po’ pianti addosso – ha detto il sindaco di Licciana Nardi Enzo Manenti alla presentazione del convegno, a nome di Anci Toscana e dell’Unione dei Comuni della Lunigiana – Ma ora abbiamo cambiato registro. Abbiamo utilizzato tutti gli strumenti che avevamo disposizione per rilanciare la montagna, anche per far capire ai giovani che in montagna si può vivere e lavorare. Ed ora sta nascendo un nuovo entusiasmo nei nostri territori, che però va supportato con risorse, idee, iniziative”.

L’auspicio condiviso è che questa occasione, legata in particolare agli aspetti dello sviluppo rurale, sia solo l’inizio di una riflessione che porti sempre maggiore attenzione alla montagna e a tutte le sue risorse: i prodotti dell’agricoltura, degli allevamenti, del bosco, i manufatti dell’artigianato, il turismo, la biodiversità, il paesaggio.

Alla presentazione ha partecipato anche una serie di aziende agricole del territorio della montagna toscana, sollecitate dal gruppo tematico di Anci Toscana dedicato alle “Tipicità della filiera agroalimentare toscana”. E’ stato possibile degustare alcuni prodotti tipici di eccellenza di Lunigiana, Garfagnana, Mugello. Hanno partecipato l’azienda agricola biologica La Vigna, l’azienda agricola Castelpiano Lunigiana, l’azienda Montagna verde e Borgo Antico Apella, l’azienda Boschetti Giancarlo Tavarnelle, l’azienda agricola La Buca di Cutigliano, la “Palazzo Vecchio” di Borgo San Lorenzo, l’Antica Norcineria.

Il programma del convegno è scaricabile qui

Fonte: Anci Toscana - Ufficio Stampa

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