Mps, Valentini: "L'incendio è spento, torni la fiducia ma si puniscano i colpevoli"

Il Sindaco di Siena Bruno Valentini saluta positivamente la pubblicazione dei decreti attraverso i quali lo Stato acquisirà oltre il 50% delle quote di Banca MPS, probabilmente arrivando al 70%, rimborsando i risparmiatori a rischio.

"Una soluzione differente rispetto ad altre banche in difficoltà – commenta Valentini – che praticamente scompariranno venendo inglobate in altre banche più grandi, perché solo MPS era in grado di rimanere autonomo e le sue difficoltà sono venute dal rigore con cui l'Europa ha esasperato il concetto precauzionale dello scenario avverso e della ricapitalizzazione preventiva. Come nel resto del comparto, il personale diminuirà, ma senza licenziamenti, con procedure da negoziare coi sindacati. La Direzione Generale rimarrà a Siena anche se occorrerà una forte attenzione nella fase in cui lo Stato rimetterà sul mercato le proprie azioni, recuperando le risorse impegnate, dopo aver ampiamente guadagnato sui precedenti prestiti concessi a MPS. Ad ottobre nel nuovo Consiglio di Amministrazione auspichiamo persone competenti ed oneste, che valorizzino i dipendenti. Dopo aver resistito ad una tempesta che avrebbe fatto naufragare chiunque altro, il Monte ora può ripartire, recuperando fiducia e depositi, anche tramite una forte campagna di comunicazione. Deve partire subito una grande “Operazione Fiducia”.

"Dopo la sistemazione dei crediti in sofferenza – prosegue il Sindaco – MPS avrà requisiti di patrimonializzazione di totale sicurezza. La miopia dell'Europa, le speculazioni mediatiche e politiche, l'insipienza dei governi hanno messo a rischio l'esistenza stessa di MPS, ma la responsabilità più grande ce l'hanno coloro che guidavano la banca e chi non ha vigilato. Siena non dimentica ed auspica sentenze rapide e severe ed anche una Commissione Parlamentare di Inchiesta che risponda agli interrogativi che quella Regionale non ha saputo completamente risolvere".

"Fondazione ormai è fuori dalla partita, ed anche per questo deve concentrarsi sul concreto contributo alla ripresa dell'economia senese, ma ha ancora il dovere di perseguire gli amministratori incapaci e soprattutto i risarcimenti milionari degli istituti complici dell'incauto indebitamento. Fallite le opzioni di mercato, il governo ha fatto la scelta giusta. Ho sempre insistito per un intervento forte del governo, mentre altri vaneggiavano di "spezzatini", acquisti di banche internazionali, ecc. ed ora siamo finalmente alla svolta. Il marchio senese è ancora il vero valore aggiunto rispetto ai maggiori istituti di credito, in buona parte in mani straniere. La partita vera si giocherà da settembre in avanti, recuperando autorevolezza, clienti e redditività. Siena non vuole rinunciare alla propria banca ma le rendite di posizione sono finite per tutti e la competitività sarà l'ago della bilancia. MPS torni ad essere interlocutore di famiglie e piccole e medie imprese ed a caratterizzarsi come banca del territorio, evitando di omogeneizzarsi ad altre banche tutte uguali, con sede a Milano e cervello fuori Italia. La presenza dello Stato, se si terrà lontano il clientelismo e le lottizzazioni, può aiutare ma i senesi ed i toscani devono crederci, tornando al Monte. Anche perché quasi tutte le altre banche in regione non parlano più toscano" conclude il primo cittadino.

Fonte: Comune di Siena

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