Sara Scimmi, in mille per l'ultimo saluto in un silenzio irreale

funerali sara scimmi
(foto gonews.it)

Sconcerto, rabbia, silenzio. L'intera comunità di Castelfiorentino attende l'arrivo della bara bianca in cui la 19enne Sara Scimmi, investita nella notte tra venerdì e sabato, riposerà per sempre. Il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni e il responsabile della locale Misericordia, Andrea Strambi, hanno atteso sul sagrato la famiglia Scimmi, straziata per la perdita di una figlia e una sorella così giovane, che si prodigava per il prossimo, strappata ai suoi cari e all'intera comunità.

Fuori della chiesa di San Francesco è un coro sommesso di voci quello che ascoltiamo in attesa dell'arrivo del feretro. Ognuno porta con sé un ricordo di Sara Scimmi volontaria della Misericordia, che da questa piazza partiva in aiuto del prossimo, e tutti ne ricordano l'energia e il sorriso. Un migliaio di persone ha voluto essere presente per porgere l'ultimo saluto a Sara.

Un silenzio irreale ha accompagnato i rintocchi delle campane che annunciavano l'arrivo della salma, e poi un lungo applauso commosso. Agli angoli della piazza due striscioni che gli amici di Sara Scimmi hanno affisso citando Jovanotti: "È per te ogni cosa che c'è" ed Ermal Meta "Sempre sarai nella tasca destra in alto". Due ali di volontari delle Misericordie di Castelfiorentino, Certaldo ed Empoli hanno accolto l'auto che trasporta il feretro. Il parroco don Alessandro Lombardi di Santa Verdiana ha celebrato la funzione. Durante l'omelia ha usato parole di amore e conforto per i cari della giovane, non ha rivolto accuse a un colpevole che non si è ancora costituito.

"È come se si fermasse il tempo. I nostri inferi sembrano via senza uscita, ma possono non esserlo fino in fondo. Siamo tutti colpiti tutti per questa morte, abbiamo tutti domande a cui non sappiamo dare risposta. Ci manca Sara, il suo sorriso, la sua cura a voler cambiare il mondo. In uno dei suoi post su Facebook il 10 agosto Sara durante la festa di San Lorenzo, cara alla città, commentava la foto appoggiata all'ambulanza, guardava cosa c'era da fare e commentava la foto così 'Non possiamo fare grandi cose nella vita ma piccole cose con amore', parafrasando madre Teresa di Calcutta. Il messaggio è fare piccole cose con grande amore."

Il parroco si è poi rivolto ai genitori:" Ripassate i piccoli gesti". Agli amici: "Fate fiorire i semi che ci ha dato, prendete il testimone e portatelo avanti. Sara per tutti tutti per Sara per far sì che la vita di questo scricciolo non sia passata invano". Ma resta fermo lo sgomento della comunità che pretende risposta a quella domanda che nessuno ha formulato ad alta voce in questo giorno di dolore.

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