GODERE DELLE DISGRAZIE ALTRUI: sicuro che ti fa bene?

Hai tenuto d’ occhio una posizione di gestione per lungo tempo, sei stato diligente e hai lavorato a testa bassa  verso il tuo obiettivo. Hai seguito i consigli del tuo capo su come migliorare le tue credenziali. Hai impiegato lunghe ore di straordinario. Quando finalmente la posizione di gestione diventa disponibile, sei sicuro che il posto sarà tuo!

Poi, il tuo capo annuncia che la posizione di gestione sarà del tuo giovane collega Claudio. Certo, Claudio ha un bel look cinematografico e una buona dialettica che affascina quasi tutti. Ma lui non è vicino al gruppo di lavoro come te, e non ha una esperienza altrettanto forte come la tua. Meritavi davvero quella promozione!

Non sei solo deluso che non hai ottenuto la posizione. Ora senti anche un forte odio verso Claudio che prima non sentivi. Risenti  del fatto che abbia quello che hai desiderato per così tanto tempo. Inizi a fare commenti negativi su Claudio ai tuoi colleghi e ti ritrovi a sognare dei modi per buttarlo giù dal suo piedistallo, invece di fare il tuo lavoro.

Lui sì e io no!

L'invidia è un'emozione sociale complessa. Comincia con la percezione che qualcun altro ha qualcosa di valore che noi non possediamo.  Ma questa percezione è accompagnata anche da una sensazione dolorosa o spiacevole. Da una prospettiva evolutiva, l'invidia ci fornisce informazioni sulla nostra condizione sociale e l'intento di migliorare la nostra posizione nella società.

Ma l'invidia ha anche un lato oscuro. Invece di focalizzare i nostri sforzi per ottenere le cose che vogliamo nella vita, spesso focalizziamo l’attenzione su ciò che non abbiamo e ci martoriamo per coloro che hanno quello che desideriamo.

L'esperienza dell'invidia può diventare doppiamente dannosa, poiché non solo ci fa star male, ma si insinua in noi il pensiero maligno verso l’altro, che volontariamente non ci ha fatto del male.

Tradizionalmente, l'invidia è stata vista da religiosi, filosofi e psicologi come un male di cui dobbiamo lottare per liberarci. Ma negli ultimi anni alcuni psicologi hanno sostenuto che l'invidia può avere un lato positivo, specialmente quando usiamo l’invidia come motivazione per migliorare noi stessi. Questa invidia "benigna"  contrasta con l'invidia "maligna".

Quando Claudio ha ottenuto la posizione che desideravi, era piuttosto naturale ti sentissi invidioso. Ma ci sono diversi modi per affrontare quella invidia. Puoi pianificare di stenderlo con un pugno o due e in questo caso stai avvertendo un'invidia "maligna".

Oppure, puoi imparare da Claudio e cercare di emulare il suo successo. Forse dovresti adottare il comportamento allegro e amichevole di Claudio, anziché essere sempre così serio. E forse puoi imparare da Claudio come capire quali compiti richiedono davvero il tuo sforzo e la tua fatica, invece di cercare di eseguire tutto al massimo. Questa è l'invidia "benigna".

Come fai a sapere se provi un’invidia “benigna” o “maligna”?

Quando sentiamo un'invidia maligna, per esempio, i nostri pensieri sono principalmente "non è giusto" o "perché non dovrei averlo io" o "perché a loro così tanto e a me niente".

Quando si è invidiosi in modo malevolo, inoltre, si tende a svalutare il valore di ciò che l'altra persona ha e si cerca di convincerci di essere felici per quello che si ha, anche se in realtà non è così.

In casi estremi quando ci si sente invidiosi, si inizia a pensare  a come privare la persona di ciò che le appartiene, per il solo piacere di negare all'altro quell'oggetto.

Quando siamo invidiosi in modo benevolo, tendiamo a sentire una simpatica gioia per la buona sorte dell’altro e possiamo cercare anche noi di concretizzare quel desiderio, se lo vogliamo veramente, facendo dei progetti per realizzarlo  in modo sano e razionale.

Suggerimenti per provare una invidia sana

  • Diventa più consapevole, notando i tuoi comportamenti e ascoltando i tuoi pensieri in modo da distinguere tra invidia sana e malsana.
  • Agisci verso gli altri nello stesso modo con cui vorresti essere trattato tu. Ricorda che non stai evitando di vivere una sana invidia.
  • Prenditi il tuo tempo per fissare i tuoi obiettivi nella vita e creati le tue aspirazioni.
  • Focalizzati sugli aspetti positivi della tua vita, o sul successo in un ambito diverso
  • Impara dagli altri le cose che ritieni utili per raggiungere il tuo obiettivo
  • Cambia atteggiamento mentale e l’antitesi “lui sì ed io no” falla diventare “lui sì e, grazie a lui, pure io

 

Nel caso in cui vogliate suggerirci un argomento da affrontare o esporci una vostra problematica o preoccupazione scriveteci a studiopsicologicoilcammino@gmail.com, e noi vi risponderemo o pubblicando la lettera in forma anonima o affrontando la tematica da voi richiesta.

Dania Prestini