Imposta di soggiorno, Cellai (FI): "No all'aumento"

Jacopo Cellai

Queste le dichiarazioni del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai

"Nardella avrebbe dovuto iniziare a parlare di imposta di soggiorno spiegando come sono stati impiegati i 30 milioni previsti per il 2017, poi lievitati a 33 (vedi tabella allegata): dai 4,5 milioni al Maggio Musicale al milione tondo al Viesseux agli 8,6 milioni già destinati alla gestione del trasporto pubblico locale: non esattamente spiccioli. Avrebbe dovuto evidenziare quanti di questi 33 milioni siano stati davvero finalizzati ad interventi in materia di turismo come prevede la legge. E invece è passato oltre annunciando gli aumenti dell'imposta di soggiorno oggi specificati già nelle sue intenzioni a partire dal 2018. Aumenti al buio. Aumenti dovuti come se fossero giustificati già dal fatto di mettere piede a Firenze. Aumenti che, ci dicono, occorrono per pagare le spese di gestione del trasporto pubblico perchè per il PD è normale che debbano essere i turisti a farsi carico in toto del trasporto pubblico. In barba alla ragione stessa dell'imposta di soggiorno. Facile annunciare aumenti ai danni del turista. Mica ti deve votare alle elezioni. Che ci vuole ad amministrare così ?
Si aumenta l'imposta di soggiorno e il gioco è fatto. Invece di aspettare i dati del sommerso delle case affittate e non dichiarate si fa pagare di più a chi già regolarmente paga. Senza offrire un servizio in più, a cominciare dall'accoglienza. Senza pensare che quell'aumento incide sui costi complessivi di un soggiorno che già comprende varie spese. Senza pensare che ogni euro trattenuto al turista è un euro che quel turista non potrà spendere in un'attività commerciale di Firenze.

Nardella si fermi prima di aumentare l'imposta di soggiorno. Porti i numeri della lotta al sommerso e ci dica quanti soldi possono essere recuparati con le tariffe in corso. Ci spieghi come ha speso i 33 milioni di euro dell'imposta fino ad oggi e come intenderebbe utilizzarli per iniziative davvero destinate al turismo. Rinunci ad un amumento tanto facile quanto dannoso. E ricordi che il turismo non è una mucca da mungere".

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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