'Con altri occhi' a Pistoia: i migranti raccontano l'arte

Il fregio dell’Ospedale del Ceppo di Pistoia visto da occhi che vengono da lontano.  Da una parte un gruppo di migranti richiedenti asilo ospitati nei centri di accoglienza, dall’altra operatori culturali delle cooperative. Al centro c’è Pistoia, capitale della Cultura 2017. Le opere di Misericordia - accogliere, aiutare, sfamare e nutrire - raffigurate splendidamente nel fregio diventano, attraverso il racconto, punto di incontro fra mondi culturalmente lontani, ma che la cultura ora unisce.

Si chiama “Con altri occhi” ed è un progetto realizzato dalla collaborazione di numerosi soggetti: le cooperative culturali e turistiche Scripta Manent, Keras, Itinera Certa, Laboratori Archeologici San Gallo, cooperativa A.R.A, le cooperative sociali di Pistoia, Gruppo Incontro, Arkè, Pantagruel, Gli Altri, Co&so, CAT, il Comune di Pistoia, il Comune di Marliana, Confcooperative Toscana-Federcultura Turismo e Sport e Legacoop. Hanno collaborato alla progettazione EDA Servizi, Linketto, Siena Viva e ARTARTE

Sabato 5 novembre, dalle 15,30, al Piccolo Teatro Bolognini di Pistoia (via del Presto 5), verrà presentato il lavoro svolto alla presenza del ViceSindaco di Pistoia Annamaria Celesti, della responsabile dei servizi sociali della SdS Valdinievole Lorena Paganelli e del sindaco di Marliana Marco Traversari. Un racconto che svela una Pistoia accogliente e aperta, con un nuovo itinerario turistico che darà l’opportunità di conoscere la città e le sue opere anche con gli occhi delle comunità immigrate presenti sul territorio.

Il progetto è partito lo scorso aprile, e dopo incontri conoscitivi sulle rispettive culture, i migranti e gli operatori hanno lavorato su una sorta di diario di bordo che ha raccolto informazioni ma soprattutto sensazioni. Sono nate delle “didascalie” alle opere, frutto di una vera e propria mediazione culturaleche verranno raccontate in una speciale “guida turistica” e anche in una brochure, da distribuire nelle APT, che aiuterà cittadini e turisti a riscoprire la città e la sua storia da un altro punto di vista.

Gli scatti raccolti dai migranti in questi mesi sono diventati una mostra fotografica, “La Cieca Attesa”curata da Paolo Torri, che verrà inaugurata sabato sera negli spazi del teatro. Il progetto si è poi  sviluppato anche in una rappresentazione teatrale dal titolo “Connessioni Umane” curata da Connexions Band&Theatre che andrà in scena sempre sabato dalle 17.30.

“Un progetto in cui tutti i soggetti coinvolti hanno messo passione e impegno - spiega Mariapia Cattolico, presidente di Federcultura-Confcooperative Toscana - per realizzare qualcosa di grande in nome della cultura e dell’accoglienza. Abbiamo ascoltato e raccolto esperienze, fatto nostre le storie degli altri per restituire alla città una nuova prospettiva, un nuovo punto di vista. Pistoia, Capitale della Cultura 2017, diventa esempio positivo di integrazione”.

Fonte: Ufficio Stampa

Tutte le notizie di Pistoia

<< Indietro
torna a inizio pagina