Formazione sanitaria, Rossi: "Al lavoro per difendere le specializzazioni"

"La riforma ha ragioni fondate ma la Toscana non può perdere la gamma delle specializzazioni che sono presenti nelle Università regionali".
Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a proposito delle nuove procedure di accreditamento delle scuole di specializzazione in medicina, stabilite dal decreto congiunto del Ministero della Salute e del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.

"Mi sono consultato con i rettori delle Università toscane e nei prossimi giorni – prosegue Rossi – ci incontreremo per individuare soluzioni adeguate per il prossimo anno da presentare ai ministri".

"Occorre – afferma il presidente – procedere alla costituzione di un gruppo di esperti misto, integrato con le Asl e le Aziende ospedaliere universitarie del SSR, al fine di predisporre le azioni conseguenti e necessarie. Queste soluzioni dovranno tenere conto dei requisiti strutturali, logistici e di attività in termini di volumi ed esiti e di attività didattiche che sono richiesti per le scuole in questione".

"La sfida è grande, dobbiamo intensificare la collaborazione tra il Sistema Sanitario Regionale e le Università toscane, migliorare la preparazione dei medici del futuro, difendere la Sanità come bene pubblico e primario".

"È un obiettivo – conclude Rossi – da perseguire con il massimo sforzo per scongiurare l'eventualità di un depauperamento della qualità e della formazione sanitaria regionale".

Fonte: Regione Toscana

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