Ospedale di Volterra, la Cgil: “Ok efficientare ma senza il taglio dei posti letto"

Ospedale di Volterra: la Cgil vuole che si mantenga un livello accettabile di servizi per il cittadino e di occupazione per i lavoratori, ovviamente su tutto l'ambito regionale e con una attenzione particolare a tutti i territori disagiati che rischiano altrimenti la sopravvivenza; tra questi, c'è Volterra. E la vicenda di Volterra è emersa dopo un incontro richiesto dalla Cgil nel dicembre 2016 e che si è svolto con la Usl; da quell'incontro è emerso un disegno di riorganizzazione secondo noi negativo dove, per semplificare, si arrivava a dire che nessuna attività di urgenza chirurgica poteva essere fatta a Volterra e che il fine settimana sarebbe stata dirottata in altra sede con la contemporanea chiusura delle degenze chirurgiche. Come da nostra consuetudine, abbiamo informato il personale il quale in una assemblea ci ha conferito il mandato su una controproposta che abbiamo consegnato alla Usl, e presa a riferimento anche da altre istituzioni del territorio.

Dopo la manifestazione a Volterra del giugno scorso, la Usl ha presentato un progetto che è sicuramente migliore di quello esposto a inizio 2017 e che recepisce alcune soluzioni avanzate dalla Cgil. Certo un passo avanti che rivendichiamo come frutto del nostro lavoro, ma che a nostro avviso presenta dei punti soggetti nel tempo a verifica. Il punto in discussione è ovviamente il taglio dei posti letto: la Usl da una parte ci dice che si sposteranno delle attività su Volterra, dall'altra ci dice che invece di mantenere o aumentare i posti letto li taglia. E’ evidente che c'è una contraddizione. Siamo convinti che - in presenza di volontà - la Usl sia in grado di dirottare una quantità di attività di chirurgia minore senza impoverire nessuno degli altri territori, aiutando a snellire le liste d'attesa e allo stesso tempo senza configurare un taglio di posti letto importante come quello previsto. Naturalmente con una doverosa attenzione alla eccessiva mobilità a cui potrebbero essere costretti i pazienti nel caso di interventi di chirurgia minore.

LA REPLICA
Rispondendo infine al Direttore Sanitario Maccari e all’assessore regionale alla salute Saccardi, vogliamo dire che la Cgil si attiene sempre al merito delle questioni. La Usl NordOvest andava dicendo agli operatori già a ottobre 2016 quali erano i piani (forte riduzione dei posti letto all’ospedale di Volterra), senza confrontarsi con i sindacati preventivamente. Inoltre, che a Volterra si voglia fare tutta la Day Surgery dell'area Vasta non è possibile nei fatti e nemmeno è mai stata una nostra richiesta. Il volume di attività di questo tipo della Usl Nordovest non sarebbe mai sopportato dalle strutture di Volterra (si ricorda che ci sono solo due sale operatorie e per svolgere tutta l'attività ne servirebbero non meno di 30); l'interesse che ha la nostra organizzazione è che venga mantenuta una attività tale che non configuri un taglio dei posti letto importante e, per questo, è sufficiente che si indirizzi in questa struttura una parte delle attività di questo tipo che ingolfano strutture come la Auop (Azienda Universitaria Ospedaliera Pisa) che dovrebbero peraltro concentrarsi su attività chirurgiche di più alta complessità.

Fonte: Cgil Volterra

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