Associazione Andrea Tamburi a Sollicciano, Lensi: "Il carcere sta peggiorando"

Il carcere di Sollicciano

Nella giornata di ieri Rita Bernardini, della presidenza del Partito Radicale, ha visitato il carcere di Sollicciano insieme a una delegazione dell’associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi” e a una delegazione dell’Osservatorio Carcere della Camera Penale.

Dichiarazione di Massimo Lensi, associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi”: “Il carcere fiorentino di Sollicciano sta peggiorando. Al suo interno è sempre più difficile intraprendere seri e proficui percorsi rieducativi, o anche solo scontare la pena senza mortificare la dignità del ristretto. Ostacoli enormi di natura strutturale e organizzativa minano in partenza qualunque sforzo di quanti, agenti di polizia penitenziaria, educatori, volontari, si trovano a lavorare e operare nel carcere di Sollicciano. Il sovraffollamento è ormai cronico: ieri c’erano 715 detenuti (di cui circa 70% stranieri) a fronte di una capienza regolamentare di 494 posti, alcuni dei quali peraltro indisponibili per varie ragioni.

Da lungo tempo noi radicali, insieme al cappellano Don Vincenzo Russo e al consigliere comunale Tommaso Grassi, chiediamo alle istituzioni fiorentine di stringere e rafforzare l’integrazione del carcere di Sollicciano con la città.
Occorre, per elencare solo alcuni aspetti, che Comune di Firenze e Regione Toscana potrebbero affrontare subito, ripristinare un decente collegamento ATAF con il carcere per facilitare le visite ai detenuti da parte dei familiari, spesso indigenti, attivare una agenzia di lavoro per ex detenuti e inserire nei bandi per la manutenzione del verde pubblico o dell’edilizia pubblica l’obbligo di assunzione di due o tre detenuti.
Ci sono poi aspetti più complessi, sui quali pure le istituzioni locali possono fare molto: concorrere a ripristinare la sorveglianza dinamica, garantendo ai detenuti almeno qualche ora fuori dalla cella, a rifare i passeggi interni e porre mano in modo serio ai sistemi di riscaldamento e ai servizi sanitari (fare una doccia calda è ancora problematico a Sollicciano).
Prendiamo atto che finalmente si è riusciti ad aprire il nuovo reparto di Transito, inaugurato ieri in nostra presenza, ma ci occorre l’obbligo di rimarcare che esso è ancora privo di passeggio per garantire l’ora d’aria.

Occorre, in sostanza, creare un fronte operativo e civico di persone che intendono occuparsi del rispetto della legalità costituzionale nel carcere, per far sì che la rieducazione e il reinserimento sociale non siano solo vuoti concetti, ma una realtà. Un fronte che deve partire spontaneamente dalla società, da chi nel carcere opera e lavora e dal mondo della politica, dell’avvocatura e della magistratura.”

Associazione per l'iniziativa radicale "Andrea Tamburi"

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