ChiantiBanca, la minoranza ringrazia i soci: "Chiederemo il voto elettronico"

Auditorium ChiantiBanca

“Grazie ai 376 soci di ChiantiBanca che hanno sostenuto l'adesione al gruppo trentino di Cassa Centrale Banca”. E' il ringraziamento dell’associazione “Per una Banca in terra Toscana, attraverso le parole del presidente Luciano Borri, rivolto ai 376 soci di ChiantiBanca che domenica scorsa hanno espresso il loro sostegno al mantenimento dell’adesione al gruppo trentino di Cassa Centrale Banca.

“Il risultato non è stato favorevole alla nostra proposta - commenta Borri - e ne prendiamo atto, riconoscendo il valore della democrazia nel movimento del credito cooperativo.”

E auspica che in futuro, “la conduzione dell’assemblea tenga però in maggior considerazione l’espressione di tutte posizioni emergenti dal corpo sociale e che la democrazia interna - elemento caratterizzante del movimento cooperativo - sia considerata e valorizzata”.

“L’associazione - prosegue - resterà comunque attiva con l’obiettivo di vigilare sull’andamento della nostra banca con l’intento di animare e stimolare il dibattito interno tra i soci ed confronto nell’interesse della crescita e dello sviluppo della Banca.”

“Riteniamo, infatti, di fare nostri gli autorevoli interventi in assemblea che hanno sottolineato l’importanza che ChiantiBanca continui nella sua azione di crescita e sviluppo, diventando sempre più riferimento del territorio toscano.”

L'associazione prende atto “anche delle rassicurazioni espresse dall’attuale Presidente Iacopozzi sul complessivo rafforzamento della banca, anche all’interno della capogruppo ICCREA, in ordine a presenza territoriale, tutela del personale e sviluppo futuro. Garantiamo a tutti i soci di Chiantibanca che con responsabilità e senso di appartenenza vigileremo su tutto questo.”

“Riteniamo - conclude - che la trasparenza promessa dal vertice della Banca sia un tratto distintivo e peculiare di un’istituzione bancaria cooperativa, per questo ci faremo continui promotori ed attenti osservatori che tutte le scelte e l’andamento di Chiantibanca siano così ispirate.

La tanto auspicata trasparenza e la democrazia nel mondo del credito cooperativo si devono tradurre in strumenti di coinvolgimento dei soci, di cui la massima espressione è il voto elettronico a distanza che molte BCC hanno già sperimentato e previsto nello statuto. Chiediamo al CDA fin d’ora che alla prossima assemblea straordinaria prevista per il maggio 2018 tale modifica statutaria sia portata in ratifica ai soci di Chiantibanca.”

Fonte: Per una Banca in terra Toscana - Ufficio stampa

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