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Terrazzo crollato a Montaione, l'affittuaria: "Da marzo 2017 avevamo chiesto verifiche"

Il terrazzo caduto nella palazzina ecosostenibile di Montaione in via Berlinguer (foto da Facebook)

"È da marzo dello scorso anno che abbiamo portato all'attenzione di Publicasa il problema del balcone, sentivamo il pavimento in pendenza". Così ha parlato Diana Galletti, 39enne montaionese affittuaria dell'appartamento di via Berlinguer da cui è crollato il terrazzo al piano inferiore nella notte di ieri, lunedì 5 febbraio.

Galletti, assieme al marito 38enne Alessandro Micheli, racconta di aver segnalato a tutte le autorità possibili l'anomalia: prima a Publicasa a marzo portando le foto di persona ai manutentori. "Ho detto che mi sembrava di aver visto il distacco, ma hanno tentato di rassicurarmi dicendo che era un assestamento naturale del palazzo dopo la costruzione", spiega.

A giugno la situazione peggiora visibilmente: il distacco del pavimento era giunto a due centimetri. "A quel punto ho parlato anche con il sindaco Paolo Pomponi, che mi ha chiesto di girargli tutte le questioni irrisolte in merito alla casa oltre al problema del terrazzo. 'A me dovranno pur rispondere', mi aveva spiegato il sindaco ma non ho avuto notizie", continua.

Poi, la svolta. Il 15 settembre la famiglia, composta dai coniugi e da tre figli di 16 anni, 9 anni e 15 mesi, si deve trasferire in Germania per motivi di lavoro. "Non potendo fare un trasloco abbiamo lasciato l'affitto pagato per un anno così da organizzare con calma il trasferimento. Ho dato le chiavi a una persona di fiducia, ho informato di questo anche Publicasa, ma al momento nemmeno lei è stata informata del crollo del terrazzo".

Nei mesi di permanenza nella casa tutti sapevano che c'era qualcosa che non andava in quel balcone, e la famiglia avvisava anche gli ospiti di non esporsi troppo. "Gli altri condòmini sapevano tutto di questa situazione, a chi ci veniva a trovare prima della partenza raccomandavo, se dovevano uscire in terrazza ad esempio per fumare, di rimanere vicino alla porta. Per fortuna il crollo è avvenuto di notte, perché chi abita al piano di sotto spesso esce in terrazza. Alle bambine raccomandavo di non andare fuori se non c'era un adulto in casa e noi stessi tenevamo solo la spazzatura fuori".

La famiglia Micheli, che ha stipulato il contratto d'affitto a febbraio 2014, ha deciso di tenere 'fermo' l'appartamento perché "non si sa come può andare in Germania", però non nascondono la rabbia: "Ci hanno preso per scemi senza verificare quello che avevamo detto. Tutt'ora, di questo fatto che poteva essere una tragedia, io sono venuta a saperlo solo su Facebook e per mezzo della stampa. Nemmeno la ragazza a cui ho dato le chiavi, di cui Publicasa ha i contatti, è stata contattata. Purtroppo in Italia aspettiamo sempre che ci scappi il morto".

Elia Billero

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