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Badia a Passignano, nuovo itinerario per il complesso monastico tra i più antichi d'Italia

Dal valore ambientale del cipresso, pianta simbolo delle colline toscane, al pregio artistico dell'affresco monumentale del Ghirlandaio, dall’area naturalistica che avvolge i boschi del Chianti in un abbraccio pulsante di suoni, profumi e presenze vitali alla storia millenaria generata dall’idea di territorio colta e spirituale di San Giovanni Gualberto.

La storia è scritta, impressa in ogni angolo di Badia a Passignano. Nulla è affidato al caso nel terzo itinerario tematico proposto dal Comune di Tavarnelle Val di Pesa, un piccolo mondo senza tempo, dove i percorsi nella natura armonizzata raccontano pagine illustri della storia, rivelano le radici di un’identità, invitando a riscoprire il passato delle testimonianze architettoniche e il ricco contesto paesaggistico in cui si sono stratificate. È con uno sguardo aperto alla conoscenza del Chianti, dei suoi tesori culturali e delle risorse naturalistiche, che si è tenuto il percorso di formazione turistica rivolto a operatori, associazioni, cittadini italiani e stranieri.

La visita, ideata dall’assessore al Turismo Davide Venturini e condotta dalla guida turistica di origine olandese Marina Mengelberg, ha concluso la prima tranche di itinerari elaborati dal Comune in collaborazione con l’operatore SL&A, destinati ad esplorare il territorio da punti di vista diversi da quello enogastronomico. Al percorso hanno partecipato una quarantina di persone tra cui molti esperti e titolari di strutture ricettive. “È stata un’esperienza di rilievo - ha detto l’assessore - perché ha fornito ai partecipanti, con i quali abbiamo testato l’itinerario, gli strumenti teorici e pratici per verificare gli elementi e i luoghi di interesse, conoscere aspetti nuovi del territorio, in una delle aree più incontaminate, apprezzare la grande bellezza che è insita sia nelle opere monumentali sia nei dettagli, negli aneddoti, nelle microstorie che si sono costruite negli anni e che solo la comunità badiana ed in particolare quella monastica custodiscono. Un aspetto importante che dà valore al terzo itinerario è l'esperienza di vita del visitatore che si fonde con quella di chi accoglie, il nuovo percorso indica una strada da percorrere che entra di fatto nella cultura di un luogo che incanta non solo per ciò che lascia vedere ma per come si lascia percepire. Un luogo che ospita per condividere con il turista la forte personalità e le declinazioni spirituali, sociali e paesaggistiche che lo caratterizzano. Vivere Badia a Passignano in tutta la sua complessità, attraverso i ponti e le relazioni con il mondo antico e moderno al contempo, è la nuova chiave di lettura che proponiamo ai visitatori di tutto il mondo”.

Tante e prestigiose le tappe che hanno caratterizzato il percorso cittadino, come le antiche cantine di Badia, il refettorio con lo straordinario Cenacolo, affrescato nella seconda metà del Quattrocento da Domenico Ghirlandaio, la cucina e gli spazi  comuni della quotidianità utilizzati nell’anno Mille dai monaci, l’abbazia di San Michele Arcangelo a Passignano e l’area naturale protetta di Passignano, quello stesso luogo carico di spiritualità e silenzi eloquenti che trae ispirazione dalla regola benedettina della preghiera e del lavoro di cura quotidiana, come insegnava San Giovanni Gualberto, il primo monaco ambientalista d'Italia, protettore dei forestali.

Il Comune di Tavarnelle continua a promuovere e progettare strategie di valorizzazione e marketing per esportare il modello slow della terra chiantigiana, accentuare le vocazioni e l’appeal di Tavarnelle in Italia e all'estero. È avvenuta qualche giorno la visita organizzata dalla giunta Baroncelli per consentire ad un gruppo di blogger italiani di approfondire la conoscenza diretta del territorio. Un diario di bordo, puntuale e specifico, che aspetta di saltare nelle maglie della rete e narrare ai giovani internauti, il senso del viaggio contemporaneo, fatto di tradizioni e culture millenarie.

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