gonews.it

Al Teatro Studio in scena 'Boccaccio Dark' ispirato al Decameron

Al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci, venerdì 16 e sabato 17 febbraio, ore 21, gli attori diplomati della Scuola ‘Orazio Costa’ della Fondazione Teatro della Toscana mettono in scena Boccaccio Dark, una commedia amara, un reality show sempre più reale ispirato al Decameron di Boccaccio.

Con Maddalena Amorini, Davide Diamanti, Filippo Lai, Laura Pinato, Lorenzo Volpe. Drammaturgia di Francesco Grossi, Laura Pinato. Coordinamento di Francesco Grossi.

Prenotazioni al sito www.teatrostudioscandicci.it/prenotazione-boccaccio-dark/. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

La Scuola per Attori “Orazio Costa” è il luogo di formazione della Fondazione Teatro della Toscana destinato a coloro che intendono intraprendere professionalmente il mestiere dell’attore. È una scuola con struttura biennale che ha come base didattica il Metodo Mimico di Orazio Costa, ma si avvale anche del contributo di altre metodologie. Il corso è finalizzato a sviluppare, per mezzo di un rigoroso insegnamento, le capacità tecniche e creative individuali necessarie all’attività professionale. Un progetto didattico che ha come obiettivo la formazione di attori di parola, in grado cioè di avere le capacità tecniche per recitare e interpretare un testo, senza certo escludere il fondamentale lavoro sul corpo, sull’immaginazione e sulla creatività interpretativa, che anzi sono esaltate dallo studio del Metodo Mimico.

Nell’estate 2017 è arrivato a compimento il primo biennio e adesso alcuni degli attori neodiplomati, Maddalena Amorini, Davide Diamanti, Filippo Lai, Laura Pinato, Lorenzo Volpe, mettono in scena al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci, venerdì 16 e sabato 17 febbraio, ore 21, Boccaccio Dark, ispirato al Decameron di Boccaccio. La drammaturgia è di Francesco Grossi e Laura Pinato, anch’essi neodiplomati alla ‘Orazio Costa’. Il coordinamento è di Francesco Grossi.

Cinque concorrenti di un programma televisivo sono chiamati a mettere in scena in sette giorni una novella del Decamerone di Boccaccio, ma la claustrofobica convivenza e il susseguirsi degli eventi porterà l’istinto animale a prendere il sopravvento.

Laddove la finzione del teatro si confonde con la realtà e i limiti sembra non esistano più, l’essere umano esplode in un’animalità che trascende anche l’immaginazione letteraria.

 

Fonte: Fondazione Teatro della Toscana - Ufficio Stampa

Exit mobile version