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Arriva il Buran, ne siamo proprio sicuri?

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Nell'articolo dedicato allo Stratwarming, ci eravamo lasciati nell'incertezza a breve termine sul reale interessamento della nostra regione, da parte di questo importante fenomeno atmosferico. Torniamo oggi sull'argomento, con qualche informazione in più, ma poche certezze sulle dinamiche della prossima ondata di gelo, che andrà delineandosi a partire da domenica 25 febbraio. Scendiamo per quel che possiamo nel dettaglio di ciò che è altamente probabile che accada.

I modelli vanno sempre più confermando un'ondata di gelo di notevole importanza per l'Europa. Infatti dopo circa 10 giorni dallo stratwarming, il vortice polare si è diviso in più lobi, con l'anticiclone che ormai si sta elevando verso l'Europa settentrionale e con molta probabilità si prevede giunga fino all'Islanda. Lungo il bordo orientale masse d'aria molto fredde inizieranno a fluire con moto retrogrado verso ovest, coinvolgendo l'Europa centrale, ed in parte le regioni settentrionali della penisola. Al momento l'ipotesi prevalente è che solo a partire da lunedì prossimo, l'aria gelida scenda verso le regioni centrali, coinvolgendo in misura maggiore anche la Toscana, apportando un'ulteriore calo delle temperature, e l'enfatizzazione delle correnti da nord-est, spingendo verso il basso anche le temperature diurne, assieme a quelle della notte.

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Se i modelli vanno inquadrando abbastanza bene le tempistiche del netto calo termico, si trovano ancora in netta difficoltà nel collocare se e in special modo quanto, le masse gelide apporteranno anche un peggioramento del tempo sulla nostra regione. Infatti se abbiamo la quasi certezza che la neve dove si andranno a creare le condizioni per le precipitazioni, raggiungerà tranquillamente le quote collinari, sconfinando anche in pianura, specie nei fondovalle dell'appennino, nelle province orientali e sud-orientali, discorso diverso è il coinvolgimento di tutta la Toscana. Tradotto in termini molto semplici, mancando una perturbazione che al momento solo nella seconda parte della settimana pare raggiungere la regione, il rischio di una fase di freddo secco  è abbastanza avallato, soprattutto fino a martedì. Solo successivamente da ovest-sud-ovest, potremmo ricevere l'innesto di aria più umida, ma anche più mite, che favorirà a quanto pare anche un allentamento dalla morsa del gelo. Decisivo, sarà capire a inizio della prossima settimana, quanto l'afflusso dalla Russia sarà duraturo, o se come appare da diverse emissioni, andrà rallentando con la giornata di martedì. In quel caso verrebbe a mancare quell'ulteriore apporto artico-continentale, utile a mantenere le temperature a tutte le quote e non solo in troposfera, sotto lo zero.

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Infine sfatiamo un mito, ovvero sia quello del Burian o meglio del Buran, quel vento gelido che durante il periodo invernale soffia sulle gelide e sterminate lande siberiane o le steppe kazake diretto verso gli Urali e le pianure sarmatiche. Si tratta di un vento che si spinge in Asia sin verso lo Xinjiang, mentre più raramente valica gli Urali invadendo l'Europa. Questo vento trasporta masse d'aria molto fredde e pilota masse d'aria artica continentale attraverso la Russia, spingendosi ma solo raramente fino al Mar Caspio. Per questo ciò che sta per arrivare in Italia non è il "vento" quindi il Buran, piuttosto un rinforzo dei venti di bora e grecale, generati dalla massa d'aria che si è andata formando dove appunto il Buran soffia davvero e che incanalandosi sull'Europa attiva in risposta correnti nord-orientali che non hanno nulla a che vedere con questo gelido soffio siberiano.

venti previsti durante l'apice dell'ondata di gelo

venti previsti durante l'apice dell'ondata di gelo

Chiudo questo articolo, ricordando che in situazioni del genere, le previsioni soprattutto per chi aspetta la neve al piano hanno un'attendibilità che in alcuni casi non supera neppure le 24 ore. Detto ciò ognuno resta libero di seguire e scegliere il tipo di informazione scientifica che più gli aggrada, anche se l'unico modo per non farsi trovare impreparati, è seguire gli aggiornamenti che gli enti regionali, emettono quotidianamente. Personalmente mi sento di dire diffidate di chi oggi, vi promette la neve al piano domenica o mercoledì prossimo, perchè nessuna persona in scienza e coscienza dati alla mano, può emanare con leggerezza un bollettino previsionale del genere, senza definirne il perimetro di una bassissima attendibilità.

Gordon Baldacci

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