gonews.it

Commenti offensivi sui social, Ceraolo (PaP) querela Nucci (FdI)

"Ieri il nostro candidato Giovanni Ceraolo, capolista alla Camera dei deputati per Potere al Popolo nel nostro collegio, ha deciso di querelare Paola Nucci, candidata per Fratelli d’Italia, per un post su Facebook.
Giovanni ha spiegato che la decisione non è stata presa a cuor leggero, ma  leggere su un social che nel suo curriculum ci sono “racket immigrazione e case abusive”, è inaccettabile, non solo sul piano personale ma perché va a colpire la sua attività politica e sindacale.
Giovanni si è sempre battuto per aiutare e difendere i più deboli, chi con problemi sul lavoro, chi con problemi abitativi. Senza mai pretendere niente, solo per i suoi ideali di uguaglianza, così spesso traditi nella società di oggi.
E’ anche per questo che abbiamo deciso che fosse uno dei nostri candidati.
Oltre al lavoro che Giovanni ha portato avanti prima negli spazi sociali, nel sindacato USB e in quello degli inquilini e abitanti ASIA, ricordiamo il suo percorso con il Coordinamento Lavoratori Livornesi, dove insieme abbiamo cercato di aiutare tutti i lavoratori in difficoltà, a prescindere dalle sigle e appartenenze sindacali.
La sua storia politica non ha niente a che vedere con racket o altre cose infamanti. Giovanni era invece davanti al corteo in cui Asia/usb e il comitato diritto all’abitare che denunciarono che  nel Palazzo del Picchetto a Livorno, occupato, si chiedevano soldi in cambio di alloggio. In quell'occasione si chiedeva di non criminalizzare chi invece è costretto a occupare un posto perché è finito per strada. Cosa che niente ha a che fare con certi metodi mafiosi, in atto al Picchetto e dimostrati attraverso un video registrato di nascosto.
Dentro a quel palazzo tutto continua indisturbato sotto gli occhi di tutti, ma chi ha girato quel video ha subito un'aggressione. Giovanni ha sempre combattuto al fianco di chi subisce le ingiustizie. I mafiosi sono altrove, non fra chi lotta per i diritti di tutti."
 

Potere al Popolo Livorno

Exit mobile version