Intossicazione da botulino, viaggio Roma-Empoli della polstrada per il farmaco salvavita

È stato recapitato a tempo di record un farmaco salvavita che serviva a una paziente dell’ospedale di Empoli, ricoverata alcuni giorni fa per un’intossicazione da botulino. Il medicinale era disponibile a Roma e, al fine di farlo arrivare il più presto possibile a destinazione, è stata interessata la Polizia Stradale, che ha prelevato il plico nella capitale, caricandolo sull’auto.

La pattuglia si è diretta a tutta birra verso la Toscana, dove la centrale operativa della Polstrada ha coordinato il lavoro di tre equipaggi, sincronizzandone i movimenti all’unisono, senza perdite di tempo. Solo così gli equipaggi delle Sottosezioni di Arezzo e Firenze-Nord sull’A1 e poi, sulla sgc Fi-Pi-Li, quello della Sezione di Prato, sono riusciti a scambiarsi tra loro il siero e a consegnarlo ai medici del nosocomio di Empoli, che lo stavano aspettando.

Il tutto è avvenuto in poco meno di due ore e mezzo, senza mettere a rischio nessuno. Dall’inizio dell’anno la Polizia Stradale ha effettuato dieci staffette sanitarie, scortando equipe mediche, organi destinati ai trapianti e farmaci salvavita.

(Tale procedura è disposta dal Ministero della Salute. Ci sono alcuni sieri o antiveleno che non sono disponibili in tutti gli ospedali italiani, ma solo nei centri autorizzati dal Ministero. Nel caso del siero in questione, l'Istituto di Sanità di Roma è autorizzato a conservarlo e l'Ospedale di Empoli ha attivato la prassi standard per fornire il farmaco salvavita alla paziente. Ndr)

Fonte: Polizia stradale della Toscana



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