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Giovani imprenditori nell'Empolese Valdelsa, crollo del settore: -10% nell'artigianato a Empoli

Landi: "Pesanti ripercussioni in termini di occupazione e di salvaguardia del patrimonio di competenze che fa grande il nostro artigianato"

Non va bene l’imprenditoria giovanile dell’Empolese Valdelsa: -5% di imprese nell’ultimo anno su tutto il territorio (in linea con la perdita accusata dal resto della provincia di Firenze) e -3,2% ad Empoli. Peggiore la situazione di quella artigiana che nel 2017 ha perso il 5,5% delle proprie imprese under 35 e addirittura il 10% nella sola Empoli.

Questi alcuni dei risultati emersi dell’indagine che i Giovani Imprenditori di CNA Firenze - Area Empolese Valdelsa hanno condotto su dati forniti dall’Ufficio di statistica della Camera di Commercio di Firenze.

“Una situazione preoccupante che denota un territorio poco ospitale per i giovani che vogliono fare impresa – commenta Marco Landi, presidente di CNA Empolese Valdelsa –  Un fenomeno con pesanti ricadute sul sistema economico e sociale del territorio: per la perdita di opportunità occupazionali (è bene ricordare che l’artigianato ha un ruolo di rilievo nella nostra economia, sia per numero d’imprese e settori presidiati, che per numero di occupati) e per la difficile salvaguardia del patrimonio di competenze ed esperienze necessario per mantenere elevati gli standard del nostro artigianato”.

“Inutile girarci intorno: il settore artigiano soffre di scarsa attrattiva verso i giovani e di difficoltà nel ricambio generazionale. Crescono ogni anno gli imprenditori che, al momento del ritiro, sono costretti a cessare l’attività per mancanza di successori, tanto dentro che fuori la linea familiare – prosegue Landi – Come associazione abbiamo messo in campo iniziative che promuovono il comparto sul web, sui social ed anche dal vivo con incontri con gli studenti, tirocini e mostre, concorsi e premi, ma occorre di più”.

Il riferimento va diretto al sistema dei finanziamenti e a quello delle agevolazioni fiscali.

“Ne esistono sulla piazza: dal microcredito per MPI della Regione Toscana (sia pur limitato al manifatturiero, commercio, turismo e terziario), ai finanziamenti del Mise per le nuove società giovanili e per i Neet under 29 che intendono aprire un’attività, ma occorre uno sforzo maggiore – continua Landi – Indispensabile anche un sistema di detassazione a livello locale da parte dei singoli comuni”.

“Inoltre, è indispensabile investire sull'istruzione e la formazione, per esempio rendendo i percorsi scuola-lavoro permanenti e strutturati: i giovani devono poter crescere nelle botteghe, imparare il mestiere fino a diventare indipendenti e capaci, a loro volta, di aprire una propria attività” conclude Landi.

Empoli con 142 imprese giovanili artigiane concentra il 28%% del totale dell’area. I settori più consistenti per i giovani artigiani sono le costruzioni (39% del totale), il manifatturiero (29%) e i servizi (21%). Se Gambassi, Fucecchio, Montespertoli, Empoli e Montaione hanno perso nell’ultimo anno consistenti fette della loro imprenditoria artigiana under 35, Castelfiorentino, Vinci, Certaldo, Cerreto Guidi e Capraia e Limite hanno invece registrato crescite con punte fino al 12% di Castelfiorentino e Capraia e Limite. Stabile Montelupo Fiorentino.

Fonte: Ufficio stampa Cna Firenze

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