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Due rose rosse per commemorare il coraggio di Aldo Moro e Peppino Impastato

Il 9 maggio 1978 morivano insieme, nello stesso giorno per ragioni diverse, Aldo Moro e Peppino Impastato. Il Comune di San Casciano li ha ricordati nei luoghi pubblici e presso i monumenti commemorativi del capoluogo, nell'ambito del Giorno della memoria, dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice. Il primo statista, cinque volte Presidente del Consiglio dei Ministri e presidente del partito della Democrazia Cristiana, fu ucciso dalle Brigate Rosse. Il secondo, giornalista e speaker radiofonico, protagonista nell'attività di denuncia contro Cosa nostra, fu assassinato dall’organizzazione mafiosa. San Casciano non dimentica.

A 40 anni dalla loro uccisione, l'amministrazione comunale ha rievocato i nomi e le storie di questi uomini, liberi e coraggiosi, apponendo una rosa rossa legata da una fascia tricolore nel piazzale Aldo Moro e sulla targa dedicata a Peppino Impastato dei giardini di piazza della Repubblica, nei pressi del viale San Francesco. La ricorrenza è stata istituita dalla Repubblica Italiana il 4 maggio 2007. “Abbiamo ricordato i quarant’anni dell'uccisione di Aldo Moro per mano dei terroristi – ha commentato l’assessore alla Cultura Chiara Molducci - che con questo gesto uccisero non solo un grande statista, padre costituente, uomo di grandissimo spessore umano e politico, ma cambiarono il destino del nostro paese, ritardando un percorso di sviluppo politico e sociale. Peppino Impastato fu vittima invece di una precisa strategia mafiosa che mira ad impedire l’attività di chi crede nello sviluppo libero delle persone, nella loro dignità e nella democrazia”.

 

Nella storia delle tragedie italiane segnate dagli atti criminosi della mafia, si avvicina per San Casciano un’altra importante commemorazione, quella della famiglia Nencioni, originaria della frazione de La Romola, spazzata via dall’attentato di via dei Georgofili, compiuto da Cosa nostra fra il 26 e il 27 maggio 1993. Papà Fabrizio, mamma Angela e le figlie Caterina, di soli 50 giorni e Nadia, 9 anni, hanno perso la vita in quella drammatica notte. In occasione del venticinquesimo anniversario della strage, l’associazione “Tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili” ricorderà le cinque vittime che comprende i quattro componenti della famiglia Nencioni e lo studente di 22 anni Dario Capolicchio, con uno spettacolo teatrale “Il giuramento”, in programma venerdì 25 maggio alle ore 21 al Circolo Sportivo Mcl de La Romola. Il testo, scritto da Stefania Castorina, sarà interpretato dalla compagnia teatrale Teatro Riflesso con Irene Biancalani e Alessandro Scavone. L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Toscana e realizzata in collaborazione con il Comune di San Casciano. Saranno presenti gli studenti della scuola secondaria di primo grado "Ippolito Nievo" di San Casciano e un gruppo musicale della Filarmonica Bellini di Scandicci. Ingresso libero. Il ricordo proseguirà domenica 27 maggio nell'area del Giardino del Tramonto alle ore 9 con la partecipazione degli studenti della scuola primaria di Cerbaia "Gianni Rodari".

 

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