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Bandi per le imprese, nuove linee guida per semplificazione e trasparenza

Stefano Ciuoffo

Maggiore semplificazione e trasparenza ed introduzione del modello di ‘Bando tipo'. Sono questi i principi che stanno alla base della revisione delle linee guida per la redazione dei bandi per la concessione di agevolazioni alle imprese toscane, approvata dalla giunta regionale in seguito all'entrata in vigore di nuove leggi, regionali e nazionali.

"L'entrata in vigore della legge regionale 71 del 2017 – spiega l'assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo - sulla ‘Disciplina del sistema regionale degli interventi di sostegno alle imprese', in sostituzione della legge regionale 35 del 2000 (‘Disciplina degli interventi regionali in materia di attività produttive e competitività delle imprese'), ha razionalizzato le norme precedenti che di fatto avevano già modificato in modo radicale l'impianto originario della legge 35 stessa. Le nuove Linee Guida ed il modello di ‘Bando tipo' puntano a snellire l'attività amministrativa, a ridurre gli adempimenti da parte delle imprese, a ridurre i tempi amministrativi ed in generale a dettare regole generali e standardizzate rivolte ai diversi settori della macchina regionale. Esse pot ranno di volta in volta essere adeguate a seconda delle esigenze e delle specificità proprie dei vari interventi senza che questo ne alteri la struttura e l'impostazione generale".

Tra le novità normative che hanno portato alla modifica delle Linee guida vanno segnalati, a livello statale, il nuovo Codice degli Appalti e il Codice Antimafia. Invece, a livello regionale, la decisione di giunta che introduce l'obbligo di sospensione dei contributi regionali alle imprese in caso di reati in materia di lavoro (contrasto al c.d. caporalato), la delibera che estende l'accesso anche ai liberi professionisti e quella che introduce l'obbligo di attivazione di tirocini in caso di ottenimento di contributi regionali da parte delle imprese.

Con la revisione viene introdotto il ‘Bando-Tipo', ovvero una specie di ‘modello' rivolto agli uffici regionali per la redazione dei bandi in attuazione della legge 71. I criteri a cui si ispira sono chiarezza, semplificazione e completezza. Il ‘Bando tipo' può inoltre fornire un supporto a tutti i settori che, pur non applicando la 71, devono attivare bandi per ausili finanziari di qualsiasi natura (incentivo, contributo, sovvenzione, agevolazione, finanziamento e beneficio di qualsiasi genere concessi con bandi regionali) a soggetti prevalentemente privati, ma non solo.

Queste le modifiche più importanti introdotte. Anzitutto l'estensione dell'accesso ai bandi ai liberi professionisti nel caso di interventi che ricadono nel Programma POR-FESR 2014-2020, in quanto equiparati alle MPMI. Riguardo alla disciplina dei controlli sulle dichiarazioni rese, vengono previsti due tipi di controlli e verifiche: verifiche d'ufficio con controllo puntuale e verifica a campione. Viene inoltre eliminato il contratto stipulato tra Regione e soggetto beneficiario per l'accesso all'agevolazione, questo allo scopo di rendere più semplice e snello il rapporto con i beneficiari. Introdotto poi l'obbligo di dichiarazione della presenza di procedimento penali in corso (carichi pendenti), in attuazione della Decisione di Giunta n. 4 del 2016 relativa all'obbligo di sospendere i contributi regionali alle imprese in caso di reati in ma teria di lavoro (contrasto al c.d. caporalato) e recepite le novità normative in materia di documentazione antimafia (D. Lgs 159/2011), che ne rende obbligatoria la verifica su ogni ausilio finanziario, a prescindere dall'importo. Infine, relativamente alla semplificazione e riduzione del carico amministrativo sulle imprese, vengono ridotte le autocertificazioni (assoggettate a controlli a campione) ed introdotte le verifiche d'ufficio, con controllo puntuale.

Fonte: GIunta Regionale

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