gonews.it

Porti e dragaggi, Fattori (Sì): "Puntare su ecodragaggi e Banca delle Sabbie"

Presentata dal gruppo consiliare di Sì - Toscana a Sinistra una mozione in cui si chiede che le nuove ‘linee guida regionali’ prevedano l’utilizzo dell’innovativa tecnologia degli ecodragaggi. La mozione chiede anche di sostenere la creazione di una vera e propria ‘Banca delle Sabbie’, in grado di facilitare i ripascimenti delle nostre coste, pesantemente colpite dall’erosione.

“A marzo abbiamo organizzato un convegno molto partecipato per presentare e discutere con esperti, referenti istituzionali e categorie imprenditoriali un’ importante innovazione tecnologica, tutta italiana, o per meglio dire toscana. Si tratta del così detto ecodragaggio, che permette di intervenire sui porti che si stanno insabbiando ma anche sui fiumi e sui bacini che si stanno colmando, estraendo i sedimenti senza inquinare, rigenerandoli e ripulendoli, e quindi massimizzando il loro riuso, senza più bisogno di dover ricorrere alle discariche. Una soluzione amica dell’ambiente e persino più conveniente dal punto di vista economico, che dà un contributo sostanziale alla lotta all’erosione costiera”, dichiara il capogruppo di Sì Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori.

“La tecnologia è ormai solida, riconosciuta dal Ministero e recente protagonista dell’Expo 2017 di Shangai e della Conferenza Nazionale ‘Smart Ports’ come esempio di green economy innovativa. Un’innovazione che deve potersi inserire nel settore italiano dei dragaggi, ad oggi  purtroppo  caratterizzato da un deficit di aggiornamento tecnologico che rende problematici e inquinanti gli interventi necessari per il mantenimento e lo sviluppo dei nostri porti, ossia di un segmento infrastrutturale fondamentale per la Toscana e per il Paese”.

“Ad oggi, infatti, si utilizzano tecnologie antiquate, come il dragaggio a benna bivalve o aspirante-refluente, che producono inquinamento ambientale nell’acqua e anche a terra, con la realizzazione di imponenti vasche di colmata. Spesso è dovuta intervenire persino la magistratura. Inoltre i sedimenti dei bacini portuali, se non rigenerati adeguatamente, non sono utilizzabili né per i ripascimenti costieri né come materiali per l’edilizia e quindi, una volta trasportati a terra, non possono che avere come destinazione finale la tradizionale discarica”. “Ma questo è un grandissimo spreco, dato che tante nostre spiagge necessitano ogni anno di molta sabbia per contrastare l’erosione, un fenomeno purtroppo in espansione”.

“Con la nostra mozione - continua Fattori - chiediamo che la Regione Toscana intervenga aggiornando le proprie linee guida e riorientando gli indirizzi delle Autorità portuali affinché questa tecnologia non venga più esclusa nel momento in cui si pianifica il dragaggio dei nostri porti. Ma chiediamo anche di ampliarne l’utilizzo, dato che l’ecodragaggio può essere utilizzato pure nei fiumi e nei bacini che, come denunciato autorevolmente dai Consorzi di Bonifica, ogni anno si riempiono di sedimenti che non si sa come smaltire.”

“Abbiamo un’ enorme ricchezza da non disperdere. Per questo, nel pieno rispetto dei principi dell’economia circolare, proponiamo di istituire la ‘Banca delle Sabbie’, che consenta di mettere in diretto ed immediato contatto domanda e offerta: da una parte le zone da ripascere, le aziende balneari ed i Comuni che hanno bisogno di contrastare l’erosione del litorale, dall’altra chi ha recuperato le sabbie in maniera virtuosa e pulita”.

“Stupisce che, in sede di audizione in Commissione Ambiente del Consiglio regionale, il Segretario Generale dell’Autorità Portuale Regionale abbia confuso gli ecodragaggi con una tecnica che non c’entra assolutamente niente, ossia quella della draga aspirante-refluente. Anche perché, in base a questa confusione, l’Autorità Portuale motiva l’esclusione degli ecodragaggi dalle attività di vari porti, come ad esempio quello di Viareggio. Chi ricopre una carica fondamentale per lo sviluppo economico ed ecologicamente sostenibile della nostra regione non può mostrarsi impreparato rispetto ad innovazioni ormai ampiamente note. Né può dar l’impressione di voler difendere uno status quo i cui costi e le cui inefficienze ricadono su tutta la collettività. Sulla vicenda ci riserviamo di intervenire nuovamente con un’interrogazione”, conclude Tommaso Fattori.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

Exit mobile version