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Le rubano il cellulare in aula e lei non denuncia, ma i carabinieri trovano il colpevole

Durante un controllo compiuto nel mese di gennaio scorso dai Carabinieri del Radiomobile di Poggibonsi alla Stazione Ferroviaria, i militari hanno fermato tre ragazzi e ne hanno denunciato due alla Procura della Repubblica senese per la detenzione finalizzata allo spaccio di alcune piccole quantità di  marijuana.

Il terzo ragazzo nascondeva nelle mutande un telefonino che era comunque evidente sulla parte posteriore dei pantaloni,  questo particolare non era sfuggito ai militari. Fattisi consegnare quell’oggetto evidentemente occultato maldestramente, i carabinieri avevano constatato come su quell’apparecchio fosse stata avviata una procedura di formattazione, e anche questo non era normale. Sequestrato l’oggetto sospetto e avviati alcuni accertamenti sullo stesso, i militari hanno scoperto che quel telefonino era stato acquistato da una signora di Castelfiorentino e che non risultava essere stato rubato. I carabinieri hanno convocato la signora e appreso dalla stessa che quel cellulare aveva costituito un dono per la propria nipote, che frequenta un istituto scolastico superiore di un centro della Valdelsa, e che questo era stato sottratto alla ragazza diciassettenne, probabilmente in aula durante la ricreazione, per questo non era stata presentata una denuncia: in famiglia avevano tutti ritenuto che comunque il telefonino non si sarebbe mai ritrovato. La circostanza che il furto fosse avvenuto con ogni probabilità in aula ha orientato le ricerche dei militari che, su delega della Procura dei Minori di Firenze, hanno acquisito le foto di tutti i compagni di classe della ragazza e dall’albo così realizzato ed esibito al ragazzo che aveva con sé il telefonino, è emerso che questi lo aveva acquistato a prezzi stracciati da un compagno di classe della vittima del furto. L'autore è stato denunciato per il furto dello stesso e per la successiva ricettazione, unitamente all’acquirente che già era stato segnalato all’autorità giudiziaria. Nel frattempo il telefonino è tornato alla legittima proprietaria.

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