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Blitz in villa nel Pisano, trovati 3 kg e 151 piante di marijuana: due arresti

Era da diverse settimane che i carabinieri di Cascina osservavano i movimenti di due albanesi i quali, apparentemente senza fissa dimora né stabile posizione lavorativa, sembrava avessero la disponibilità di una villa, sita in località La Noce del Comune di Vicopisano, risultata però di proprietà di altra persona, residente all’estero. I numerosi servizi di osservazione e pedinamento hanno avvalorato la tesi che i due potessero essere dediti a traffici illeciti, motivi per cui la Compagnia di Pontedera, in rinforzo ai militari della Stazione di Cascina, stamani alle 04,00 ha fatto scattare un blitz, al quale hanno partecipato circa 30 i carabinieri delle Stazioni di San Giovanni alla Vena, Casciana Terme, Buti, del Nucleo Operativo e Radiomobile, con l’ausilio di cinofili di San Rossore. Avuta la certezza della presenza dei due soggetti d’interesse, i militari, dopo aver circondato l’immobile, hanno fatto irruzione all’interno, identificando preliminarmente i due individui, risultati appunto di nazionalità albanese, rispettivamente di 32 e 27 anni. L’approfondita perquisizione dei vari locali dell’abitazione permetteva il rinvenimento di:

- kg. 3 (tre) circa di marijuana, suddivisi in tre sacchi di vario peso, nr.151 piantine pronte per l’interramento e diverse centinaia di semi di analoga sostanza;
- panetto di circa grammi 100 (cento) di hashish;
- bilancia digitale e materiale idoneo al confezionamento dello stupefacente;
- pistola marca beretta cal. 6.35, completa di caricatore e cinque cartucce di pari calibro, rinvenuta sulla persona del più anziano dei due, risultata provento di furto in abitazione commesso il 23 dicembre 2017 a Brugnato (SP);
- motociclo Honda SH 125, risultato provento di furto commesso a Livorno il 30 giugno 2018;
- numerosi altri oggetti di probabile provenienza furtiva, tra cui  caschi da motociclista, materiale informatico e attrezzi da lavoro, sui quali sono in corso accertamenti ulteriori.

Al termine dell’operazione i due albanesi venivano dichiarati in arresto e successivamente tradotti presso la Casa Circondariale di Pisa, dovendo rispondere dei reati di ricettazione, coltivazione, produzione e detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma comune di sparo.

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