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Da scarto di pulper a pallet in plastica, si evolve il progetto a Lucca

Life Eco-pulplast, da progetto sperimentale a fase industriale. La sfida più grande, per il progetto coordinato da Selene Spa, con Lucense, Serveco e Zero Waste Europe, e cofinanziato con i fondi dell'Unione Europea, che mira a trasformare lo scarto del pulper in un prodotto plastico finito, il pallet, è proprio questa. E oggi che il primo obiettivo è stato raggiunto e il periodo sperimentale è terminato, la sfida sembra assumere sempre più i connotati di una solida realtà: aprire la cosiddetta fase due, quella cioè che potrebbe portare a strutturare dal punto di vista industriale e commerciale la produzione di europallet, derivanti dallo scarto di pulper.

A questa e altre opportunità è dedicato il convegno di venerdì prossimo, 13 luglio, in programma dalle 9 alle 13 a Palazzo Bernardini, nella sede della Confindustria Toscana Nord.

"Sviluppo tecnologico e prospettive per il riciclo delle plastiche eterogenee", questo il titolo dell'incontro, nel corso del quale saranno illustrati i risultati e le prospettive di sviluppo industriale del progetto Life Eco-pulplast esarà presentata inoltre una panoramica delle strategie e opportunità legate all'economia circolare, con un focus sullo sviluppo di tecnologie e la condivisione di casi concreti di riciclo delle plastiche eterogenee.

Cos'è il progetto Life Eco-Pulplast.Life Eco-pulplast è un progetto innovativo, avviato nel 2015 e sostenuto anche dall'Unione Europea con un contributo dal programma LIFE di circa 750mila euro a fronte di un valore complessivo di 1 milione e 250 mila euro. Il progetto sta concretamente dimostrando la possibilità di riciclare lo scarto di pulper(il materiale plastico estratto dal macero utilizzato per produrre carte per uso industriale) per la produzione di pallet ecosostenibili in plastica eterogenea, riducendo così la quota di scarto inviata in discarica e ai termovalorizzatori. L'idea principale del progetto è mettere i pallet in plastica a disposizione dello stesso distretto cartario, in modo da concretizzare un processo di economia circolare che abbatta l'impatto ambientale e garantisca significativi ritorni anche dal punto di vista economico.

Il problema smaltimento. Lo smaltimento dei rifiuti speciali, specie nel settore cartario, è un problema annoso: non essendoci in Toscana, allo stato attuale, sufficienti impianti di smaltimento per il pulper, le aziende sono costrette a trasportarlo fuori regione o addirittura all'estero. Questo comporta oneri enormi, incertezze di conferimento, con rischi di fermi produzione.

Oltre ai contenuti progetto, la conferenza sarà l'occasione per affrontare i temi dell'economia circolare applicata al riciclo delle plastiche eterogenee.

Fonte: Ufficio Stampa

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