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Due commercialisti fiorentini a processo per bancarotta fraudolenta

Nel gennaio del 2017  la guardia di finanza ha arrestato, nell'ambito di un'inchiesta per bancarotta fraudolenta, due fratelli, commercialisti di 53 e 56 anni. La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per i due professionisti. Altri due sono gli indagati, di 50 e 53 anni, che hanno patteggiato una condanna a due anni di reclusione, con pena sospesa. Dalle indagini, coordinate dalla pm Christine Von Borries, è emerso che i commercialisti avrebbero trasferito il patrimonio aziendale da una società all'altra, omettendo di pagare i debiti erariali, arrivati negli anni a circa 800mila euro. Nei fatti i  due professionisti avevano aperto una società per la gestione di una nota pizzeria nella zona di Porta al Prato a Firenze e, dopo un paio di anni, avevano ceduto l'attività a una società neo costituita. Quando, dopo anni, il Fisco era andato a effettuare le verifiche, aveva trovato le società morose con lo Stato, ormai in liquidazione e senza su cui rivalersi.

Le indagini sono partite da un esposto di un ex dipendente, che per mesi non sarebbe stato pagato e poi avrebbe scoperto che i proprietari della pizzeria non gli avevano versato i contributi.

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