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Sanità, La Toscana capofila nel cambiamento dell'organizzazione

Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere – FIASO

Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere – FIASO

Anche il personale può aiutare i vertici di un’azienda, non solo segnalando problemi, ma proponendo soluzioni: è la formula di valorizzazione del capitale umano proposta dal Lean Management, un sistema di gestione del lavoro volto a ottimizzare le risorse di un’azienda per una maggiore cura degli utenti. “Valorizzazione del capitale umano e partecipazione ad una comunità professionale interna alle aziende del servizio sanitario nel futuro: questo è il Lean Management - afferma Nicola Pinelli, Direttore della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere – FIASO durante il Simposio tenutosi a Roma “Lean Management nelle organizzazioni sanitarie: casi ed esperienze a confronto”, - Di massima, si possono annoverare una dozzina di realtà pienamente coinvolte che possono e devono essere messe a sistema e a comparazione. Occorre ora una piattaforma di confronto nazionale, come sfida comune per il 2019, un Osservatorio Fiaso 2019 con una disseminazione a livello generale”.

COSA SI INTENDE PER LEAN - Il LeanThinking rappresenta una metodologia organizzativo-gestionale orientata alla creazione di valore per il cliente/paziente e dalla minimizzazione progressiva di ogni forma di spreco lungo tutta la catena del valore,attraverso il diretto coinvolgimento del personale nell’ottimizzazione del flusso di lavoro. La “filosofia”che sta alla base può essere tradotta con le seguenti parole “fare di più con meno risorse”. Nonostante le tematiche del Lean Thinking vengano associate ad un contesto produttivo, negli ultimi anni i principi e le tecniche Lean sono stati applicati con successo anche nell’ambito di organizzazioni sanitarie sia pubbliche che private.

L'ESPERIENZA IN TOSCANA - "La Lean Management è arrivata in Toscana nel 2006 - ha sottolineato il Prof. Pierluigi Tosi, già direttore generale AOU Siena, e dirigente medico - Prima nell'Azienda Sanitaria di Firenze, poi nell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena, per poi approdare, negli anni, anche ad Arezzo, Grosseto e nell'area nord-ovest della Toscana. Non solo: la Toscana è stata la capofila di questo cambiamento, esportando questo modello in tutta Italia, dalla Lombardia alla Puglia, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia. Un modello regionale, quindi, che si sta sempre più sviluppando a livello nazionale. La nostra regione ha ottenuto anche il riconoscimento di Daniel T. Jones, uno dei guru della Lean".

Un cambiamento che ha comportato non solo una maggiore soddisfazione da parte dei pazienti, ma anche a un risparmio in termini economici (si parla di centinaia di migliaia di euro) e di tempi di attesa. "L'applicazione della Lean comporta una maggiore soddisfazione degli operatori e a una riduzione dei tempi morti rispetto alle prestazioni. Di conseguenza si riscontra un maggior utilizzo delle tecnologie e delle risorse umane per la relativa assistenza".

LO STUDIO - Secondo l'analisi di Alessandro Bacci, Founder & CEO Telos Management Consulting, Docente di Lean Management Università di Siena, il cui gruppo di lavoro ha analizzato il lavoro di decine di ASL e ASST, aziende ospedaliere, ospedali privati e case di cura, il 40% delle strutture italiane intervistate lavorano applicano gli strumenti della Lean Management. Tali esperienze hanno apportato soprattutto i seguenti risultati: individuazione e rimozione degli sprechi (86%), miglioramento dei processi (82%), crescita e valorizzazione del capitale umano (71%).

Gli ambiti dove sono stati applicati i processi Lean sono soprattutto quelli della logistica e trasporti (40%) e delle sale operatorie (37%), ma anche nella gestione dei reparti (31%) e nel percorso chirurgico (28%). Infine l'83% degli intervistati ha sottolineato un cambiamento nel modo di lavorare a seguito dell'impiego degli strumenti Lean. Prevalgono i miglioramenti economici, con una riduzione dei costi e delle scorte di magazzino, ma anche quelli temporali, con un accorciamento delle liste di attesa e dei tempi di attraversamento dei percorsi chirurgici e diagnostici.

L'APPUNTAMENTO - I dati sono stati presentati durante la prima Convention FIASO sul Management della sanità, conclusasi a Roma presso il Palazzo dei Congressi. L'appuntamento ha coinvolto 1.500 decision maker in 3 giornate di incontri, dibattiti e workshop sui temi di maggiore attualità, riguardanti assistenza, ricerca scientifica e welfare in ambito sanitario. Uno spazio di espressione e condivisione di quella cultura della managerialità diffusa della quale la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere – FIASO è portavoce, ma anche un’occasione per raccogliere le esperienze maturate da diverse aziende per riflettere su quale direzione possa prendere e quale piano di sviluppo possa avere FIASO nel diventare un motore a livello nazionale di nuove iniziative di questo tipo.

- In tal senso, in occasione del Simposio “Lean Management nelle organizzazioni sanitarie: casi ed esperienze a confronto”, FIASO ha lanciato questo appello per un maggiore coinvolgimento delle aziende sanitarie nel Lean Management. Takeda ha raccolto l’invito e ha espresso il suo impegno a questo proposito.

“Supportiamo il Lean Management dal 2013” ha dichiarato Rita Cataldo, Amministratore Delegato di Takeda. “Negli anni ci siamo aggiornati continuamente, e abbiamo sposato il Lean come azienda farmaceutica giapponese che, con una storia lunga 237 anni, ha sempre inteso rinnovarsi grazie a cambiamenti interni, partnership e acquisizioni, guidati sempre dai valori fondamentali di Takeda: paziente, fiducia, reputazione, business. Proprio per diffondere e favorire l’implementazione del Lean Management in ambito sanitario, abbiamo già realizzato varie collaborazioni in diverse regioni d’Italia e con primarie aziende universitarie. Tenere vivo questo risultato rappresenta una priorità non una tendenza o una moda del momento - prosegue Cataldo -. Ora è giunto il momento di fare un salto di qualità affinché questo approccio non resti confinato a poche esperienze virtuose, ma possa diventare un approccio di sistema. Sarà così possibile abbandonare il concetto di Lean Management in Sanità a favore di un Lean Management per i Pazienti (Lean for patients) per una reale umanizzazione delle cure.”

Il mondo della sanità presenta nuove sfide, come la scarsità del numero di medici, l’implementazione delle nuove tecnologie, i nuovi bisogni della popolazione. Servono ad esempio figure più trasversali tra i vari compiti per un’assistenza incentrata sul paziente. Un altro elemento di cambiamento è rappresentato dall’ingresso dell’intelligenza artificiale, un nuovo strumento che sarà utile per procedure di diverso genere, modificando il contenuto del lavoro del medico e il rapporto medico-paziente, che proprio dall’intelligenza artificiale potrebbe trarre giovamento.

Credere nel valore di questo approccio e nella centralità del percorso di cura paziente, soprattutto in una fase storica caratterizzata da risorse limitate e, allo stesso tempo, dalla disponibilità di nuove importanti opzioni terapeutiche e tecnologie che devono essere rese accessibili per tutti i pazienti.

Fonte: Ufficio stampa

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