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Il Bosco delle emozioni per diversamente abili e normodotati

Tra gli alberi, i profumi e i suoni delle colline valdelsane prende vita il Bosco delle Emozioni. Un progetto che vuole andare oltre lo steccato, abbattere ogni forma di barriera e offrire una palestra di vita sociale e sensoriale ambientata in un bosco dedicato alla diversità. Sono partiti i lavori per la realizzazione di un sogno, coltivato da anni dall’associazione Giardino SottoVico guidata da Andrea Giolitti, che investe sulla creazione di un parco, uno spazio naturale in cui diversamente abili e normodotati potranno divertirsi, stringere amicizia, vivere nuove esperienze di vita a contatto con la natura. Primi movimenti di ruspa nel terreno adiacente al Giardino SottoVico, nella frazione barberinese di Vico d’Elsa, dove sorgerà un luogo di interazione e gioco, caratterizzato dalla presenza di una casa sugli alberi, una grotta, una pietraia per il fuoco, un ponte, dei camminamenti sospesi per regalare ai visitatori, persone disabili e non, la possibilità di vivere l’emozione di un’esperienza particolare.

“Siamo convinti che la disabilità non debba essere vissuta come una malattia - dichiara Luigi Lisi, uno dei volontari dell’associazione - ma sia in realtà una condizione di vita altra, una dimensione da condividere e stimolare. Il Bosco delle emozioni vuole essere un terreno fertile dove piantare i semi dell’integrazione basata sull’esperienza, la curiosità e sul rapporto avventuroso con l’ambiente, un luogo aperto in grado di offrire stupore, meraviglia e trasmettere senso di libertà e rispetto verso l’altro”.

Il progetto si avvale del sostegno della Regione Toscana, in collaborazione con l’Unione comunale del Chianti fiorentino. La realizzazione del progetto richiederà una spesa pari a circa50mila euro, somma che l’associazione è riuscita ad ottenere quasi nella sua totalità attraverso contributi pubblici e privati e raccolte fondi. La ricerca è stata possibile grazie al supporto tecnico e progettuale dello Studio di Architettura MSA Associati e del Centro Interuniversitario ABITA, Architettura Bioecologica e Innovazione Tecnologica per l’Ambiente di Firenze di cui Marco Sala è Direttore Vicario e Naturae Studio. L’iniziativa ha una valenza territoriale e coinvolge l’area dei comuni di Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa–Poggibonsi, Certaldo. Un ruolo fondamentale ai fini della raccolta fondi è stato svolto anche dalle sezioni soci Coop di Tavarnelle Poggibonsi a Certaldo e dalla Fondazione onlus Il cuore si scioglie. “Si tratta di un progetto all’avanguardia e fortemente innovativo - commenta il sindaco Giacomo Trentanovi -  che punta all’integrazione tra le diversità attraverso la realizzazione di percorsi sensoriali ed esperienze di condivisione e conoscenza reciproca in un contesto naturalistico di grande pregio, il progetto è frutto della collaborazione con l’Unione comunale che l'assessore Giulia Casamonti ha portato avanti e realizzato con impegno e sensibilità".

Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti fiorentino

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