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Educazione civica, dall'Empolese Valdelsa arrivano 2.125 firme

Il sindaco Barnini assieme a Nardella e altri colleghi per la proposta di legge sull'educazione civica

Fra pochi giorni saranno depositate in parlamento le firme raccolte a sostegno della proposta di legge popolare per l’educazione alla cittadinanza come materia autonoma nelle scuole di ogni ordine e grado. “L’iniziativa era partita da tanti sindaci tra cui quello di Empoli Brenda Barnini- spiega Jacopo Mazzantini, segretario Pd Empolese Valdelsa- Servono 50.000 firme per promuovere l’iter parlamentare, 10.000 era l’obiettivo per tutta la città metropolitana di Firenze, di cui 1810 erano “assegnate” alla zona degli undici comuni dell’Empolese Valdelsa. Ma il risultato è andato ben oltre le 2000 firme, per esattezza 2125, grazie all’impegno degli amministratori e di tanti volontari del Partito democratico locale che hanno portato avanti una grande mobilitazione sul territorio con decine di banchini organizzati negli ultimi tre mesi per raccogliere le firme e spiegare ai cittadini il contenuto della proposta.”

La legge prevede un monte orario di trentatre ore all’anno, in cui bambini e ragazzi dovrebbero studiare la Costituzione, i diritti umani, l’ordinamento dello Stato italiano e delle istituzioni europee, oltre a riflettere sui valori fondamentali della società democratica, sui diritti e i doveri, il senso civico, la tutela dell’ambiente, la giustizia e la libertà e suoi limiti. L’obiettivo dell’inserimento della “nuova” materia è di contribuire alla formazione di cittadini consapevoli partendo dai banchi di scuola.

“L’istituzione della materia potrebbe significare un vero laboratorio di democrazia- commenta Claudia Heimes, membro della segreteria della federazione con delega alla scuola - nella nostra zona, grazie ai molti insegnanti che credono nel valore e nell’importanza dell’educazione civica e alla memoria, lo facciamo in tantissime scuole da anni, la legge diventerebbe anche uno strumento per valorizzare queste esperienze e, perché no, confrontarsi sulle buone pratiche e renderle replicabili ad altri.”

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