Inchiesta Cas Prato, le reazioni della politica
L'intervento della politica sull'inchiesta della Procura di Prato, su 8 Cas, che ha portato la presidente del Consorzio Astir ai domiciliari.
FdI: "Legge taglia-business, emergono porcherie"
"Anche grazie alla legge taglia-business presentata e fatta approvare da Fratelli d'Italia emergono finalmente le porcherie che accadono nei centri per immigrati. Prima della nostra legge chi si occupava di immigrati non doveva nemmeno rendicontare le spese. Abbiamo interrotto così un sistema di sfruttamento mascherato da buonismo. Fingono di essere accoglienti, buoni e generosi, ma per loro gli immigrati sono solo merce per arricchirsi". E' quanto afferma il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, commentando l'inchiesta sulla gestione dei centri di accoglienza straordinaria a Prato.
M5s: "Basta con il business dell'immigrazione"
Basta con il business dell'immigrazione, lo ripetiamo da anni e oggi che siamo al Governo stiamo lavorando per cambiare la gestione del sistema di accoglienza.
Prato ha già il problema dello sfruttamento del lavoro nella comunità cinese, della tratta per lo sfruttamento della prostituzione e dello spaccio, del caporalato, e oggi risulta che anche nella nostra città c'è chi ha pesantemente lucrato sul sistema di accoglienza con pesanti danni alla comunità, costretta a subire anche il clima di proteste dei richiedenti asilo, rivelatosi oggi legittimo. Ringraziamo la Procura per l'ottimo lavoro svolto finora e auspichiamo che si vada fino in fondo con le indagini per arrivare ad individuare ogni eventuale responsabile.
Abbiamo già chiesto la convocazione urgente della Commissione Controllo e Garanzia per capire cosa accadrà alle strutture e ai richiedenti asilo ospitati, oltre che ai servizi del Comune di Prato in gestione al Consorzio Astir. Questi fatti non devono mai più accadere.
Patrizia Ovattoni, Segretario Provinciale della Lega: “Ci congratuliamo con Procura, Polizia
"Questa inchiesta - afferma Patrizia Ovattoni – ha portato alla luce le gravi irregolarità commesse da taluni soggetti attivi nel mondo dell'accoglienza i quali, adesso, devono rispondere del loro operato alla collettività, visto e considerato che ci sono di mezzo i “soldi pubblici”. È vergognoso, ingiusto e sleale gestire fuori regola sistemi in cui vengono utilizzati i “denari dei contribuenti” - chiosa la segretaria.
Sul sistema dell'accoglienza – prosegue Ovattoni - abbiamo sempre nutrito forti perplessità tanto che, a suo tempo, presentammo diversi esposti in cui si chiedeva, alle autorità competenti, di effettuare precise verifiche relative a delle strutture di accoglienza ubicate nel territorio pratese.
Al di là di questa specifica vicenda – continua la rappresentante del Carroccio – vorrei ricordare che, con l'avvento di Salvini, la pacchia è finita per chi, nel nostro paese, faceva business con l'accoglienza. In questi 6 mesi di buon governo, in tema di immigrazione, sono stati quasi azzerati gli sbarchi, tagliati i 35 euro per l'accoglienza (portati a 19), potenziati i controlli e incrementati i criteri di trasparenza. Pertanto – conclude Ovattoni – chi pensava di potersi arricchire in barba ai contribuenti italiani sarà utile che si metta l'anima in pace, prendendo atto che adesso la musica è cambiata sul serio."
Fonte: Ufficio Stampa