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Depuratore di Castelfranco di Sotto, Arpat conferma: "Diminuiti i cattivi odori"

Si sono conclusi gli interventi di adeguamento richiesti dalla Regione Toscana, su indicazione di ARPAT, per ridurre i cattivi odori provenienti dallo stabilimento di trattamento di rifiuti liquidi e fangosi, pericolosi e non pericolosi, gestito dalla Waste Recycling SpA (acquisita dai primi mesi del 2017 dal Gruppo Herambiente) e situato parte a Castelfranco di Sotto (in particolare la zona dedicata al trattamento chimico-fisico-biologico dei rifiuti liquidi) e parte a Santa Croce sull’Arno (in particolare la maggior parte della zona dedicata allo stoccaggio provvisorio e trattamento di rifiuti solidi).

Presso lo stabilimento sono presenti anche:

Nel dettaglio, queste sono le misure realizzate e concluse alla fine di novembre 2018:

Tali modifiche, realizzate nel corso di 5 anni, anche se molto impegnative per la società da un punto di vista economico, hanno reso estremamente performante la piattaforma nel trattamento di qualsiasi tipologia di rifiuto liquido, fangoso.

Nel corso del 2018, presso l'URP di ARPAT, è stato registrato un numero di esposti per maleodoranze nella zona di Castelfranco nettamente inferiore rispetto al passato e, spesso, non riconducibili all'installazione Waste Recycling di Via Malpasso (si veda tabella sotto).

Esposti per cattivi odori
2013 2014 2015 2016 2017 2018
Castelfranco di Sotto 50 14 22 32 16 9
Santa Croce sull’Arno 9 5 8 14 5 4

 

Ricordiamo che, sin dall'inizio della sua attività nel 2009, la piattaforma di trattamento aveva provocato cattivi odori di varia natura (si veda a margine dell'articolo il racconto dei controlli degli ultimi 6 anni). Ad ottobre del 2013, in particolare, ARPAT aveva evidenziato numerose criticità, tra cui il funzionamento discontinuo delle varie sezioni, che compongono l’impianto chimico-fisico (concentratore a triplice effetto), a seconda delle tipologie di rifiuti liquidi e fangosi trattati, che non consentiva di assicurare un trattamento adeguato dei reflui acquosi contenenti idrocarburi, solventi volatili e/o non biodegradabili, così come non era garantito il loro abbattimento ai camini, per l’assenza di idonei sistemi di abbattimento. La Provincia di Pisa richiese quindi la sospensione immediata dei conferimenti di rifiuti liquidi e fangosi, contenenti inquinanti odorigeni (qui si riporta l'estratto delle prescrizioni del 28/11/2013 della Provincia di Pisa).

La Ditta, che si è sempre dimostrata collaborativa, ultimò entro la fine del 2015 tali interventi che consistevano nella realizzazione e nella messa in funzione di:

Fonte: Arpat - Ufficio stampa

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