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Percorsi bus turistici, il PD: "Il TAR conferma: l'amministrazione Filippeschi ha agito nell'interesse pubblico"

Con la sentenza di pochi giorni fa, il TAR ha dato pienamente ragione all'ex Sindaco Filippeschi e alla sua amministrazione. L'ordinanza che disciplina i percorsi dei bus turistici nel quartiere San Giusto è pienamente legittima. Cosa è accaduto è sempre più chiaro: il Comune ha dovuto ricorrere alla giustizia amministrativa per evitare che i cittadini pisani pagassero il conto di un interesse privato imposto in modo illegittimo e in aperta trasgressione di intese sottoscritte e di regole. E con una sponda data vergognosamente da Enac, un'autorità che avrebbe dovuto, invece, essere super partes.

Con questa sentenza il Comune di Pisa ha vinto otto volte su otto, in ogni grado di giudizio. Ma la nuova amministrazione si è dimostrata dolosamente succube di interessi privati, disapplicando un'ordinanza validissima: il danno provocato da questa condotta è quantificabile e non dovrà e non potrà essere accollato ai cittadini. Un danno che è doppio: derivante dalle mancate sanzioni ai bus trasgressori (oltre 50 al giorno) e dai mancati introiti del People Mover. Nel prossimo consiglio comunale ci attendiamo risposte precise sui quesiti che abbiamo presentato ormai diversi mesi fa. La strada maestra per uscirne, a salvaguardia dell'interesse collettivo e della città, è quella che il Comune aveva perseguito fino al maggio scorso. Strada prima condivisa e poi contraddetta dal voltafaccia interessato di Toscana Aeroporti che, a pochi mesi dall'inaugurazione della navetta, sottoscrisse un contratto con i gestori dei bus in conclamata concorrenza con il People Mover. Un contratto in palese contrasto con il sistema di mobilità fortemente voluto e progettato dalla stessa società e dalla Regione Toscana.

Il sindaco Conti, che come si vede per ora campa delle idee e del lavoro degli altri, ha dimenticato di dire la verità auspicando che si faccia ciò che la giunta Filippeschi aveva già cercato di fare: concretizzare un'intesa fra la società concessionaria, la Pisamover, e TA. Basta riprendere e dare seguito agli atti fatti dalla giunta del precedente mandato e tenuti in un cassetto da Conti. Il parcheggio dei bus sia riportato dentro il sistema, come previsto non per caso dall'ordinanza, per l'utenza e i tempi previsti dall'Accordo di programma. La società Toscana Aeroporti ha un'eccellente esperienza di gestione dei passeggeri e può profittare di utili ragionevoli sui servizi e sulla pubblicità. Smettendola di danneggiare un'opera pubblica che ha voluto e che vanta nei rapporti commerciali come un asset importante dell'Aeroporto Galilei. Magari, al contrario, aiutando a far decollare i due parcheggi scambiatori, compresi fin dall'inizio nel progetto che ha redatto, poco promossi dalla società concessionaria e anch'essi sottoposti alla concorrenza dei parcheggi di TA. Pisa deve ritrovare l'orgoglio d'essere alla testa dello sviluppo del suo Aeroporto, come lo è stata negli ultimi dieci anni, con crescita e investimenti fatti senza precedenti, senza sudditanze territoriali o di potere. Ne va del nostro futuro, di quello della città, dell'area della costa e dell'intera Toscana. Pisa deve tornare ad essere nella serie A delle città e uscire dal cono d'ombra dove la si vorrebbe tenere. L'inizio entro l'anno corrente dei lavori per la nuova aerostazione di Pisa, annunciato da TA alla presenza delle istituzioni locali, è una buona notizia. Con la speranza che non si tratti dell'ennesimo annuncio.

Fonte: PD Pisa

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