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Empoli Jazz Winter & Spring al via con Marc Ribot's Ceramic Dog

Empoli jazz taglia il traguardo della decima edizione. La rassegna organizzata dall’omonima associazione raggiunge i suoi 10 anni di attività. E lo fa con 10 concerti, 10 appuntamenti che come sempre porteranno a Empoli, e non solo, artisti da tutto il mondo. Musicisti di eccezione che rappresentano punti di riferimento del jazz internazionale. I concerti sono organizzati in collaborazione con Music Pool e Network Sonoro e col Patrocinio del Comune di Empoli.

Sarà così il prossimo martedì 19 febbraio. Dopo l'anteprima con il piano solo di Livio Minafra, il festival Empoli Jazz Winter & Spring prosegue con l'originalissimo progetto di uno dei musicisti più eclettici: Marc Ribot's Ceramic Dog. Alla Sala Teatro Il Momento (in Via del Giglio, 59 a Empoli) si esibiscono Marc Ribot alla chitarra; Shahzad Ismaily a chitarra/basso/elettronica, Ches Smith e a batteria/percussioni.

Free, punk, funk, sperimentale, psichedelico, post-elettronico. In poche parole, Ceramic Dog. Marc Ribot è probabilmente uno dei più grandi chitarristi in circolazione. Ha collaborato con Costello, Springsteen, Caetano Veloso, Elton John, Robert Plant, ma anche il nostro Vinicio Capossela. Le sue vocazioni sono il jazz e l’avanguardia, quella del giro newyorchese di John Zorn. E’ uno dei pochi davvero capaci di passare dalla sperimentazione alle canzoni.

Il potente ed esplosivo trio composto da Marc Ribot insieme a due dei migliori musicisti rappresentativi della nuova generazione della scena jazz-rock underground improvvisativa e sperimentale di New York e della California: Shahzad Ismaily (Lou Reed, Will Oldham, Secret Chiefs 3, Jolie Holland, Yoko Ono) al basso e all’elettronica e Ches Smith (Xiu Xiu, Good for Cows, Secret Chiefs) alla batteria.

Il connubio tra jazz e militanza, fisiologicamente favorito dalla comune natura anti-dogmatica e anti-autoritaria dei due universi, ci ha regalato alcune tra le pagine più memorabili della musica contemporanea. ‘Ceramic Dog’ riprende l’espressione francese ‘chien de faïence’ (cane di ceramica), che sta a rappresentare quel momento di sospensione del movimento, dettato dallo stupore o da una forte emozione, che precede l’esplodere di una reazione. Oppure fa pensare anche a quei soprammobili kitsch presenti ogni tanto in certe case d’epoca.

IL PROGRAMMA – Il festival prosegue a Empoli con Snailspace di Simone Graziano (20 febbraio) e ABSTINTHE (ECM)  di Dominic Miller (23 febbraio). Quindi a Montelupo con  Triozone di Dario Cecchini (28 febbraio), a Castelfiorentino Gegè Telesforo 4et (1 marzo).

Ancora a Empoli con Giancarlo Giannini e Marco Zurzolo 4et con Le Parole Note (19 Marzo) in collaborazione col Centro Studi Busoni.

E poi 3 concerti dal 28 al 30 marzo per il 7° International Jazz Day.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa

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