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Aeroporto Pisa, i sindacati chiedono nuova sede per i vigili del fuoco

I vigili del fuoco tornano a chiedere una nuova sede per la loro caserma all'aeroporto Galileo Galilei. Gli speciali automezzi dotati di acqua, schiuma e polvere in partenza dall’attuale location – costruita nel 1982 - finiscono per incrociarsi con i bus e i carrelli che trasportano merci e passeggeri.

Un traffico sul piazzale che, giocoforza, si sta facendo sempre più pesante – denunciano i sindacati Cgil, Cisl, Usb e Conapo : in origine il dispositivo di handling si attivava per pochi voli di Stato e postali, oggi deve provvedere al trasporto da e verso la terraferma di 5 milioni e mezzo di passeggeri. I sindacati sono preoccupati: in un aeroporto – scrivono – un ritardo anche di pochi secondi può costare la vita di uno o più passeggeri o operatori. Un problema segnalato da tempo e a cui, però, l’azienda che gestisce lo scalo del Galilei non ha dato risposta. Anche l’attuale zona di esercitazione assegnata da Toscana aeroporti ai Vigili del fuoco appare infelice: "Lo Stato ha acquistato un simulatore, dove sono riprodotti la carlinga carlinga, il motore di boeing 737 e diversi scenari accidentali che potrebbero trovarsi di fronte ai Vigili del fuoco. Ebbene, raggiungere il simulatore è quasi un’impresa" denunciano i sindacati. Il direttore regionale dei vigili del fuoco Roberto Lupica, a Pisa per rendersi conto personalmente delle precarie condizioni di lavoro in cui operano i colleghi in aeroporto, ha scritto ai vertici di Toscana Aeroporti, lamentando come "l’attuale ubicazione ed articolazione della sede non sembrano essere adeguata alle esigenze di soccorso. L’attuale sede, infatti, è rimasta imprigionata all’interno dell’area air-side, fagocitata dalla logistica, soggetta ai servizi di gestione dell’aereoporto". Anche l’" impossibilità ad effettuare manovre di verifiche ed esercitazioni – ha scritto Lupica - non fa altro che pregiudicare l’efficienza operativa sia del personale che dei mezzi". Se questo è un dato chiaro ai vigili del fuoco, non lo è al management di Toscana Aeroporti, se è vero, lamentano ancora i sindacati che "anche i progetti di investimento del nuovo Master plan presentato recentemente, prevedono il raddoppio delle superfici, ben 23 Gate, ma nessuna nuova sulla sicurezza". Eppure – continuano Cgil, Cisl, Conapo e Usb – dell’efficacia, dell’efficienza e della manutenzione delle strutture presenti in aeroporto (anche quelle destinate a garantire la sicurezza di passeggeri e operatori) dovrebbe farsi carico la società che gestisce lo scalo. Anche perché una parte del costo del biglietto aereo è destinata proprio a questo scopo. Adesso, alla luce dell’ampliamento previsto, dopo che il Comando VVF di Pisa è intervenuto fortemente con ENAC e T.A. con numerose note e tentativi di interlocuzione, non è più derogabile la questione “Safety” relativa alla adeguata collocazione della sede VVF all’interno dell’aeroporto Galilei, questa è una situazione da definire quanto prima e questo O.S. porteranno il problema in tutte le sedi opportune per garantire una adeguata sicurezza ai passeggeri e cittadini dello scalo Pisano. Non intendiamo rimanere conniventi di una possibile sottovalutazione dei parametri di rischio che le attuali condizioni determinano.

Fonte: Usb Pisa - Ufficio Stampa

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