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Frase omofoba alla presentazione del candidato Brini. Arrivano le scuse

Giuseppe Brini (foto da Facebook)

"Ho una famiglia normale, non ci sono gay"

E' stato presentato oggi, sabato 2 marzo, nella sede della Lega a Pontedera il candidato sindaco del centrodestra per le prossime elezioni comunali, Giuseppe Brini.

Durante la presentazione Brini ha parlato della sua famiglia definendola "normale" visto che non ci sono gay. Subito sono arrivate precisazioni e chiarimenti sulla frase incriminata, frasi di indignazione sono state espresse invece dalla parte politica opposta a Brini.

Di seguito alcuni degli interventi.

Pontedera SiCura

Non esiste nessuno scivolone e la polemica che ne è nata è solo strumentale e fomentata da esponenti di sinistra che puntano a nascondere il malgoverno della città.

Il candidato Brini ha semplicemente affermato ciò che da sempre viene sostenuto da tutti: la nostra società fonda le sue origini sulla famiglia tradizionale, ma con questo nulla è mai stato fatto o detto contro chi ha idee, pensieri e orientamenti diversi, anzi.

Infatti mentre la sinistra parla e scredita, noi con i fatti dimostriamo la nostra totale apertura a ogni pensiero, idee e orientamenti. Sarebbe bastato informarsi e si sarebbe visto che il coordinatore della lista civica Pontedera SiCura e candidato al consiglio comunale è un omosessuale dichiarato, questo vale più di mille parole o di mille accuse.

Il post su Facebook del sindaco di Pontedera Simone Millozzi 

Mi è stato chiesto cosa pensi di quanto detto dal candidato della destra pontederese sul fatto che la sua famiglia sia normale perché non ha figli gay. Io penso che Pontedera meriti davvero altre parole ed altri valori. Tipo queste di Ferzan Ozpetek:
"Nel mondo che amo, ciascuno può essere semplicemente se stesso, con naturalezza e libertà, senza per questo sentirsi giudicato. Può vestirsi come gli pare, ballare come si sente, cantare a squarciagola nella notte, se ha voglia di far sapere a tutti che è felice. Può nutrire i suoi sogni, coltivare i desideri, seminare il proprio futuro di nuove speranze. Può chiamare il suo amore a voce alta, infischiandosene se a qualcuno potrà dare fastidio"!!

Nardini: "Incommentabili frasi di un omofobo. Ceccardi e Ziello si vergognino"

"Non voglio commentare le frasi omofobe di Brini, perché sono fuori dalla cornice del dibattito civile e democratico. Deve semplicemente vergognarsi e sciacquarsi la bocca prima di dire "famiglia", un luogo di comprensione e accoglienza". Così dichiara la Consigliera Regionale del PD Alessandra Nardini a proposito della frase "Ho una famiglia normale, non ci sono gay", pronunciata oggi dal candidato Sindaco della destra, Giuseppe Brini. Nardini, però, punta il dito direttamente contro la dirigenza leghista: "Invece mi rivolgo a Ceccardi, Ziello e al loro Capitano, Salvini: Scusatevi con i pontederesi per avere anche solo pensato che un personaggino di tale livello possa guidare una città così importante e fate marcia indietro, ripristinate un confronto normale: sostituitelo! Chi dice una cosa del genere non può e non deve avere agibilità politica. State semimando il territorio con portatori di discriminazione e volgarità. Fermatevi, state diventando impresentabili".

Nel pomeriggio lo stesso Giuseppe Brini è intervenuto con scuse 'ufficiali'

Mi scuso se le parole che ho utilizzato possono aver offeso la sensibilità di persone che non debbono essere giudicate per la propria inclinazione sessuale. Mi sono espresso male e probabilmente qualcuno si sarà offeso delle mie parole e me ne dispiaccio. Con i fatti, meglio che a parole, dimostrerò che nessuno verrà discriminato con la nostra azione di governo. Le persone che rispettano le regole, di ogni sesso o colore, saranno al centro della nostra azione amministrativa. Le liste che mi sostengono non guardano alle preferenze sessuali, tant'è che sono presenti anche candidati dichiaratamente omosessuali, ma che sono stati scelti soltanto in base alle loro capacità.

Dichiarazione della presidente di Arci Valdera Maria Chiara Panesi

Crediamo le parole pronunciate da Giuseppe Brini in occasione della sua candidatura per il centro destra siano gravissime, discriminatorie e di chiaro stampo omofobo. Ancor più gravi perchè provenienti da persona che si sta candidando a ricoprire un ruolo istituzionale.
Ricordiamo al candidato Brini che l’Italia è al fanalino di coda in Europa in merito all’uguaglianza e parità di diritti per le persone Lgbti. In Italia di omofobia si muore ancora. Ed è in terribile aumento il numero delle aggressioni di stampo omofobo negli ultimi 12 mesi. Giovani, giovanissimi, spesso rifiutati dalla propria famiglia o dai propri amici. Derisi, bullizzati e isolati perché amano la persona “sbagliata”.

È compito delle Istituzioni vigilare per la tutela dei diritti di tutti i cittadini e combattere con forza qualsiasi forma di discriminazione.
La nostra idea di famiglia, infine, è molto diversa da quella del candidato Brini. Famiglia non è quella che discrimina. L’unica famiglia che conosciamo è quella tenuta insieme dall’amore, indipendentemente da sesso, provenienza o religione.

Antonio Mazzeo, consigliere regionale PD

"Se c'è una cosa non normale è che un candidato sindaco possa anche solo pensare una bestialità del genere. E che Ceccardi e Ziello, presenti accanto a lui, non si siano sentiti in dovere di prendere immediatamente le distanze. Vergognatevi, se sapete cosa significhi. Pontedera merita ben altro rispetto. Un motivo in più per sostenere tutti insieme Matteo Franconi sindaco". Così Antonio Mazzeo, consigliere regionale PD, in un post sul suo profilo Facebook a commento delle frasi sui gay pronunciate questa mattina dal candidato del centrodestra a Pontedera Giuseppe Brini.

M5S Pontedera: "E' stata sconvolgente e l'imbarazzo è emerso palpabile"

Ci sarebbe da ridere ma poiché a pronunciare le infelici parole è stato il camerata candidato sindaco del centro destra, è doveroso insorgere. L'uscita di Brini è stata sconvolgente e l'imbarazzo è emerso palpabile anche sui volti di alcuni astanti. Certamente non su tutti: immaginiamo che per gli esponenti di Casa Pound e Forza Nova le frasi dell'avvocato siano apparse musica, peccato anzi che non abbia continuato la sinfonia a suon di lesbiche, froci, ronde, manganelli, terroni e neri.

Apprendiamo dell'imbarazzo di alcuni esponenti del centro destra i quali amano definirsi liberali, che oltre ad essere stati costretti a dover ingoiare il boccone amaro di un candidato indesiderato e calato dall'alto, realizzano oggi quanto sia sconveniente una tale personalità posta al vertice di una così variegata coalizione mentre il giorno stesso della presentazione il deputato Ziello si è sentito in dovere di chiedere scusa e Pontedera Sicura lo ha prontamente smentito un secondo dopo con un fiero: "nessuno scivolone". Rimandiamo al mittente le scuse di Brini in quanto una simile sortita non è un  refuso né un lapsus ma l'inequivocabile esternazione di una determinata cultura dalla quale teniamo a rimarcare la nostra siderale distanza.

Sinistra Italiana, Fratoianni: "Che tristezza"

“Che tristezza se a Pontedera prevalessero uomini come il candidato del centrodestra, che con le sue parole di oggi sui gay ha semplicemente rivelato quello che è la destra nel nostro Paese: retrograda, non rispettosa della dignità delle persone, medievale. Insomma la destra peggiore”

Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali commentando le incredibili parole del candidato del centrodestra a sindaco di Pontedera “Ho una famiglia normale, senza gay...”

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