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Festa a Pisa per i cento anni di Cesare Meini

Questa mattina i consiglieri comunali Marcello Lazzeri e Laura Barsotti hanno fatto visita a Cesare Meini, nel giorno del suo centesimo compleanno. Circondato dall’affetto della famiglia, il signor Cesare ha così ricevuto anche gli auguri del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale.

Nato da famiglia di origini contadine a Gello Mattaccino, frazione di Lari, Cesare Meini rimase presto orfano di entrambi i genitori insieme ai fratelli, 5 maschi e 2 femmine. Durante il secondo conflitto bellico fu inviato in Albania e durante la traversata da Bari a Durazzo la nave sulla quale viaggiava venne silurata e affondata.

Dopo l’armistizio del 1943 fu fatto prigioniero dai tedeschi e condotto in un campo di concentramento, costretto ad attraversare a piedi tutta la Jugoslavia fino alla Germania dove rimase per due anni, “soffrendo la crudeltà del carceriere tedesco oltre alla fame e al freddo”.

Venne liberato nel 1945 e rientrò in Italia che pesava solo 40kg. Tornato in forze, cominciò a costruirsi una vita svolgendo diversi lavori, da stradino a contadino. Si sposò nel ‘51 con Renata, della quale rimarrà vedovo nel 2017, con la quale ebbe la figlia Roberta. Nel 1955  la famiglia si trasferì a Pisa per lavorare all’Hotel Nettuno prima e successivamente all’ospedale di Cisanello sino alla pensione nel 1976. Per le sofferenze subìte e per il lungo periodo di prigionia in Germania, nel 1962 l’Esercito Italiano gli fece l’onore della Croce al Merito di Guerra.

Fonte: Comune di Pisa - ufficio stampa

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