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Atlante Vinciano, arte e trekking nel segno di Leonardo

Dopo l’inaugurazione della Strata di Santa Maria alla Costareccia, il viaggio di Vinci nel Cuore continua a Vinitaly 2019 con l’annuncio dell’uscita di “Strade e sentieri di Leonardo. Arte e trekking nelle terre del Genio” (ed. Dell’Acero, 2019).

L’anteprima della presentazione del libro è avvenuta a Verona lo scorso lunedì 8 aprile durante la conferenza stampa intitolata “Il vino è bono e l’acqua avanza”, nella quale il volume è stato annunciato insieme al Consorzio dell’Olio e del Vino del Montalbano – Le Colline di Leonardo (che ha sede a Lamporecchio).

Erano presenti Nicola Baronti, coordinatore del progetto “Strade e sentieri di Leonardo”, Francesco Bellucci, storico del vino, Luca Dal Canto, ingegnere idraulico, studioso del territorio e delle acque operose leonardiane.

Partendo dalle portate catastali della famiglia Da Vinci, al tempo di Leonardo (1452), i giovani studiosi hanno ripercorso i possedimenti e i camminamenti della famiglia alla ricerca di quel microcosmo di un bambino di cinque secoli fa. Un percorso incredibile nella storia, dentro un paesaggio toscano variegato, di vigne e oliveti, con la riscoperta di antichissime via strate, ma anche forre con rii, rocce e vecchi mulini diroccati, con i tratti inconfondibili leonardiani.

Qui i Da Vinci producevano oltre al grano, barili di vino e olio di oliva. Sentieri e terre narranti un fanciullo di cinque anni, raccontate con la passione e lo stupore di chi quelle strade percorre e vive. Sono terre ancora lavorate con la sapienza e la poesia di persone consapevoli di una storia che ha cambiato il corso dell’umanità.

Se il vino è bono, l’acqua avanza, dice Leonardo, ma con l’acqua, fondamentale fonte d’energia del tempo, già pensava un utilizzo operoso in funzione proprio della sua terra, ipotizzando addirittura la costruzione di un lago artificiale a servizio dei possedimenti di famiglia. Oppure disegna planimetrie e meccanismi di mulini, in parte ancora oggi esistenti.

Nel cuore e negli occhi di Leonardo sono rimasti indelebili questi paesaggi infantili, le parole dei contadini e dei mezzadri da Vinci, che accompagnano e illustrano i suoi elaborati tecnici (donando all’ingegneria moderna termini ancora in uso), la poesia e il gusto di una terra antica.

Il Montalbano è ancora oggi un’occasione per grandi riscoperte e inedite notizie, compagne di un viaggio nella storia, per rivivere con gli occhi di un bambino geniale la bellezza e le peculiarità di un territorio, raccontato questa volta proprio da giovani studiosi e appassionati della sua città natale.

Questa terra ci restituisce con i suoi frutti, il vino e l’olio d’oliva, l’eleganza, la passione e la sapienza di una cultura antica, semplice, ma geniale.

Leonardo vive. Ve lo faremo vedere con le immagini di una nuova guida delle Strade e dei sentieri di Leonardo, e gustare con le prelibatezze del territorio.
“Strade e sentieri di Leonardo. Arte e trekking nelle terre del Genio” verrà presentato ufficialmente giovedì 11 aprile al Teatro della Misericordia di Vinci alle 21.15. La nuova guida, frutto di un progetto di ricerca e di studio durato più di tre anni, che ci si augura porterà alla valorizzazione dei vecchi e nuovi sentieri del Montalbano, è stata voluta dalle Associazioni Vinci nel Cuore e Orizzonti: sei autori, una decina di fotografi, un disegnatore, giovani professionisti – tutti quanti del Montalbano – ne raccontano la Vinci di Leonardo dal Quattrocento a oggi. Insieme, ciascuno con le proprie competenze e capacità, sono tornati nei luoghi di Leonardo fanciullo, guidati dalle portate catastali della famiglia e dagli appunti leonardiani, e hanno fatto incredibili scoperte, quelle che non si trovano soltanto leggendo i libri, ma vivendo il territorio: dalla via strata di Santa Maria, alla già nota Pescaia della Doccia, fino al nodo di San Pantaleo, una vecchia decorazione dell’XI Secolo, che ritroviamo nei dipinti di Leonardo.

La nuova guida, suddivisa in cinque percorsi (Vinci ieri e oggi; la Strada Verde e Bacchereto; la Via di Santa Maria con la Colombaia e la Costareccia; la Via di Caterina per visitare i luoghi della madre di Leonardo; la via della Podesteria per scoprire i rapporti tra il popolo di Vinci e di Cerreto Guidi, attraversando le terre di Linari, già possedimento della famiglia) ci racconta di un vero e proprio “museo leonardiano” all’aperto.

È l’omaggio che la gente di Vinci ha voluto fare al suo grande compaesano in questo anno speciale. Forse Leonardo non è soltanto quello dei Musei, dell’ologramma di Anchiano, ma proprio quello che s’incontra lungo questi vecchi camminamenti, con scorci bellissimi, incontrando e parlando con la gente che, come lui, ha amato e vissuto questi luoghi.

Fonte: Vinci nel Cuore

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