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Abbandono scolastico, in Toscana succede per 1 ragazzo su 10

In Toscana la dispersione scolastica è un fenomeno preoccupante - come confermato dagli ultimi dati diffusi da Openpolis - e riguarda in media 1 studente su 10, con punte che vanno dal 22% degli abbandoni precoci che si registrano nella provincia di Arezzo, al 6,4% dei casi in Provincia di Firenze.
Un fenomeno che si concentra non solo nelle “periferie”, dove più alto è il rischio di esclusione sociale e l’offerta educativa è spesso particolarmente povera, ma anche nei diversi contesti scolastici delle nostre città.

Nasce da qui il progetto Bella Presenza. Metodi, relazioni e pratiche nella comunità educante, selezionato dall’Impresa Sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e coordinato in Toscana da Oxfam Italia, in partnership con l’associazione Progetto Arcobaleno di Firenze, scuole secondarie e tanti altri partner. Un’esperienza di ampio respiro, realizzata anche in Campania e Piemonte, grazie al lavoro della cooperativa Dedalus di Napoli (capofila nazionale) e alla cooperativa di Torino Labins.

Molti gli interventi e le iniziative avviate e dirette a oltre 1500 studenti di Firenze e Arezzo, attraverso il coinvolgimento di docenti e tante realtà associative, con l’obiettivo di fare emergere le capacità di tanti giovani che si sentono ai “margini e di far crescere nella comunità quei “presidi educativi”, utili a combattere la dispersione scolastica e la povertà educativa.

“Vogliamo offrire prima di tutto un aiuto concreto ai tanti ragazzi che, trovandosi in contesti di maggior fragilità sociale e familiare, rischiano non solo di abbandonare prima la scuola, ma di non valorizzare talenti e passioni che spesso non sono nemmeno consapevoli di avere. Permettendogli di rafforzare quelle competenze chiave che saranno fondamentali per diventare cittadini attivi e responsabili e evitare un futuro di esclusione sociale e povertà. – spiega la responsabile del progetto per Oxfam Italia Elisa Carboni – Per questo stiamo lavorando in sinergia con le scuole, per innovare la programmazione didattica attraverso laboratori e workshop di formazione professionale e culturali, iniziative di rivitalizzazione e riqualificazione dei quartieri a rischio di abbandono, attività di sostegno al percorso scolastico dei ragazzi e di aiuto alle famiglie in difficoltà. Far sì che il nostro sistema educativo non lasci indietro nessuno è possibile, - continua Carboni- ma è fondamentale creare sinergie che portino a promuovere e rafforzare una vera e propria comunità educante, con la scuola al centro, in cui tutti gli attori istituzionali, sociali, culturali ed economici sentano come propria responsabilità la realizzazione di nuovi percorsi di crescita e di studio per i giovani. Come Oxfam ci battiamo da anni per garantire equità di accesso alle opportunità formative per tutti i ragazzi, a prescindere dalla loro condizione sociale, culturale ed economica”.

A Firenze sono già tre le scuole che partecipano al progetto: gli istituiti comprensivi Oltrarno e Montagnola Gramsci, e l’Istituto tecnico Marco Polo. Oltre 600 studenti che sono stati coinvolti in attività dentro e fuori le scuole tra laboratori e rassegne teatrali, corsi ed eventi di sensibilizzazione sui temi dell’Intercultura, dell’integrazione, della parità di genere, dell’impatto del cambiamento climatico, sull’uso degli spazi pubblici. A fianco di attività rivolte alle famiglie, ai docenti e agli educatori.

Il tutto realizzato grazie ad una rete coordinata da Progetto Arcobaleno onlus, con la collaborazione di tante realtà: il Comune e l’Università di Firenze, l’associazione Angolana, il Coordinamento Toscano Marginalità-CTM, l’associazione “Quelli del Bazar”, le biblioteche del territorio “BiblioteCanova” e “Tohuar”, importanti manifestazioni come il “Kibala Film Festival” e il “Mediterraneo Downtown”, oltre ad associazioni locali e nazionali come ANPI, Cospe, Caritas e molte altre.

Anche ad Arezzo, oltre 900 gli studenti - dell’Itis, dell’Istituto Professionale Margaritone e dell’istituto Comprensivo Severi - sono stati coinvolti in iniziative che hanno portato innovazione didattica e concrete opportunità di partecipazione giovanile, grazie al contributo dell’associazione I care, della Fraternita dei Laici e dell’associazione “Dog operatori di strada”.

In partenza nei prossimi giorni inoltre altre due iniziative particolarmente innovative. La prima web tv autoprodotta da studenti e rivolta ai loro coetanei. Si chiamerà Dentro web tv e grazie al supporto di giornalisti ed educatori sarà l’occasione per produrre video, reportage, presentazioni, dirette sui temi più diversi: dalla musica, all’arte, allo sport, all’attualità.

In parallelo, in programma la partecipazione degli studenti al progetto I muri raccontano, realizzato con l’Associazione culturale “La Staffetta”, grazie al contributo di Atam e con la guida delle restauratrici Laura Folli e Laura Ghezzi. Un’occasione unica e assieme suggestiva, in cui i ragazzi saranno coinvolti nella realizzazione di un vero e proprio MURALES multi-materico, con l’uso di tecniche di affresco e di tessitura legate alla storia dell’arte etrusca. Un’opera che abbellirà il parcheggio “Baldaccio” di Arezzo. Porta di ingresso alla città.

Fonte: Oxfam Italia

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