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Antiabortisti, Sì: "Approvata mozione rafforzamento consultori"

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato un atto di Sì Toscana a Sinistra che impegna la Regione a potenziare la rete di consultori e ha bocciato la mozione, sempre presentata dal gruppo Sì, in cui si impegnava la giunta a cancellare i finanziamenti pubblici al Forum antiabortista. Si chiedeva in particolare di dare mandato all'avvocatura regionale di studiare i termini legali per procedere alla rescissione dell'accordo nella sua interezza e che fosse immediatamente stralciata la parte riguardante la collaborazione con i Centri di Aiuto alla Vita e il Movimento per la Vita per l’area socio-sanitaria consultoriale nell’ambito materno-infantile, in particolare nel percorso nascita e nel percorso dell’ interruzione volontaria di gravidanza. Infine, la mozione impegnava la Giunta a non rinnovare più un simile accordo in futuro.

“Purtroppo la Regione Toscana non farà marcia indietro, come da noi richiesto, rispetto ai finanziamenti al Forum antiabortista, verso le cui sedi potranno ancora essere indirizzate madri e coppie in difficoltà, prima o dopo il parto. Una scelta ribadita dal voto di oggi in Consiglio regionale, col Partito Democratico che ha respinto la mozione in cui chiedevamo la cancellazione degli accordi col Forum, dando mandato all’avvocatura regionale di studiare una strada legalmente percorribile. La mozione, peraltro, ha raccolto il voto favorevole anche di alcuni singoli esponenti dem e della capogruppo di MDP, ma non è stato sufficiente per farla approvare”, commentano Sarti e Fattori.

“Il Forum - ricordano i consiglieri - ha una smaccata impronta integralista, professa la colpevolizzazione della donna che intenda abortire e, tra i suoi interessi principali, annovera gli affidi e le adozioni. Gli operatori dei consultori hanno invece la professionalità per assicurare un intervento complesso e completo, in un ambito libero da condizionamenti e da fondamentalismi di qualsiasi genere”.

“La bocciatura del nostro atto è uno schiaffo alla legge 194 ma non ci fermeremo qui: torneremo a porre la questione finchè la giunta non farà un passo indietro”.

“Allo stesso tempo - continuano Sarti e Fattori - è stata approvata la mozione da noi proposta con la quale si dà indirizzo alla Giunta di investire nuove risorse finanziarie e prevedere nuovo personale per implementare e potenziare la rete dei consultori regionali, valorizzando il loro ruolo sociale. Si tratta anche di prevedere l'indizione di bandi concorsuali finalizzati all'assegnazione di medici non obiettori al percorso di Interruzione Volontaria di Gravidanza, per garantire pienamente un diritto sancito dalla legge nazionale”.

“I consultori - concludono Sarti e Fattori - necessitano di figure professionali e risorse certe per poter assolvere in modo efficace alla pluralità di funzioni che sono loro attribuite. E in ogni presidio deve essere rispettato il diritto di scelta della donna, messa a rischio dal significativo e crescente numero di medici obiettori di coscienza. Nel corso degli anni si è riscontrato un indebolimento della rete consultoriale in termini di presenza territoriale, risorse professionali e finanziarie. Dobbiamo intraprendere la strada opposta e rafforzare la rete dei consultori. E le associazioni private, a maggior ragione antiabortiste, tengano giù le mani da un servizio fondamentale che solo il pubblico può garantire”.

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Ci deve essere un corto-circuito da qualche parte. E' la cosa più benevola che si possa pensare quando si vede il PD sostenere una mozione – promossa da Sì-Toscana a sinistra - che propone di potenziare il servizio dei consultori e, nello stesso giorno, nella stessa seduta consiliare, fare ben due cose in direzione opposta: bocciarne una che chiede di cancellare i finanziamenti pubblici al Forum antiabortista e presentarne un'altra che prevede di avvalersi del privato per garantire i servizi consultoriali.

A pensar male si farà peccato ma spesso ci si indovina e in questo caso effettivamente la spiegazione benevola non regge: chiunque sa - o se non lo sa può facilmente verificare - che i privati che avrebbero la forza di partecipare a bandi di gara per l'espletamento dei servizi consultoriali sono in netta maggioranza gruppi afferenti al forum antiabortista. Non solo: l'AIED stessa, associazione laica che dagli anni '50 del secolo scorso opera come soggetto privato per la maternità consapevole, è contraria alla delega anche solo di una parte del servizio pubblico.

Se è normale che la destra voti contro la possibilità di autodeterminazione della donna, meno normale è che lo faccia chi ama sostenere di essere di sinistra (o centro-sinistra, a seconda dell'occasione) e di sostenere le pari opportunità. Ci pare quindi che il PD prenda sfacciatamente in giro le donne quando si fa promotore di una mozione che apre al privato attività tanto delicate e proprie (non a caso!) del servizio pubblico come quelle che riguardano la maternità, la contraccezione, la salute della donna. Questo ha fatto il principale partito di maggioranza, e questo hanno votato i consiglieri che sostengono Enrico Rossi, tranne alcuni esponenti.

Noi sosteniamo che è vergognoso e inaccettabile, e che faremo fino in fondo la battaglia perché – come hanno detto i consiglieri di Sì-Toscana a sinistra - "le associazioni private, a maggior ragione antiabortiste, tengano giù le mani da un servizio fondamentale che solo il pubblico può garantire". Chi governa la Regione Toscana dovrà tornare indietro.

Allo stesso tempo, vigileremo anche che nel nostro territorio il potenziamento dei consultori sia effettivo e il loro servizio rimanga totalmente pubblico: sappiamo infatti bene che questa è l'unica via per garantire l'autodeterminazione delle donne e la loro salute.

Fonte: Segreteria Sì Toscana a Sinistra Consiglio Regionale della Toscana

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