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Temi sociali al centro del programma elettorale di 'Noi. Un’altra storia per Palaia'

Razionalizzazione delle risorse e una più equa ridistribuzione; attuazione di una politica di sgravi fiscali e aiuti e misure a favore di singoli e famiglie in difficoltà, riappropriazione, da parte del Comune, della centralità decisionale. C’è il welfare tra i temi fondanti del programma elettorale di Antonella Scocca candidato Sindaco di Palaia con la lista “Noi. Un’altra storia per Palaia”.

«E’ il momento che i Comuni riprendano una centralità di una parte dei servizi che questo sistema ha esternalizzato – spiega Scocca – Un sistema che ha decentralizzato facendo perdere dignità alle amministrazioni locali e potere decisionale. Se riusciremo a centralizzare i nostri servizi avremo un ritorno economico grandissimo in termini di sgravi e aumento dei servizi».

Sul tema delle case popolari «studieremo molto attentamente le  procedure messe in atto dall’amministrazione uscente – prosegue Scocca - relativa all’assegnazione di alloggi di edilizia agevolata e sulle indagini condotte da APES riguardo alle certificazioni pervenute dalle Ambasciate o Consolati dei paesi di provenienza dei cittadini extracomunitari assegnatari di alloggi popolari all’interno del Comune di Palaia per verificare l’assenza di titolarità di diritti di proprietà su immobili o altri diritti reali all’estero da parte degli stessi». All’interno del programma elettorale anche il baratto amministrativo: la possibilità, per i cittadini che non riescono a pagare i tributi locali, di saldare la loro posizione collaborando con il Comune. Attenzione inoltre alle persone disabili con il monitoraggio dell’accessibilità dei luoghi pubblici e immediata messa a norma. Al centro del programma, infine, sul tema sociale, anche un centro diurno per anziani. «L’aumento della popolazione anziana e delle patologie croniche correlate – spiega Scocca -, ci impone una nuova visone riguardo la gestione socio-sanitaria di quella parte della popolazione più fragile. Noi ci impegneremo alla realizzazione di una struttura che permetta il mantenimento di relazioni sociali, nel proprio ambiente di vita, ad anziani a forte rischio di isolamento e di istituzionalizzazione, sia per la gravità delle patologie, sia per la rarefazione o la perdita della rete parentale di riferimento e sostegno ai familiari nella delicata attività di assistenza».

Fonte: Ufficio Stampa

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