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Sanità, Alberti (Lega): "Toscana devastata dalla gestione Rossi". Scaramelli (Pd): "Venga in Commissione"

“In venti anni Rossi e i suoi sodali hanno distrutto la sanità toscana. La contestazione del bilancio da parte del premier Conte è l’ennesima prova - dice il consigliere regionale Jacopo Alberti - Rossi si arrampica sugli specchi e minimizza, tanto i debiti che hanno fatto li pagheranno i cittadini toscani, che in caso di commissariamento, si vedranno aumentare le tasse e con il blocco delle assunzioni, rischieremo di non raggiungere ilivelli essenziali di assistenza”.

“Già la Corte dei Conti aveva contestato sul rendiconto 2017, debiti accomunati per 119 milioni. Ma Rossi e la Saccardi sono andati avanti per la loro strada senza ascoltare nessuno, ignorando le avvisaglie e portando la sanità toscana a sfracellarsi contro il muro del commissariamento. Ilbilancio del lavoro svolto da Rossi - conclude Alberti - dopo vent’anni di potere, sta tutto in questa catastrofe di conti”.

La risposta del presidente della commissione Sanità Scaramelli: "Alberti chi? Anzi chi l’ha visto"

“Alberti chi? Anzi chi l’ha visto”. E’ la risposta secca del presidente della commissione Sanità in Regione Stefano Scaramelli (Pd) a quanto appena affermato dal consigliere della lega Jacopo Alberti in materia di sanità. “Alberti - replica Scaramelli - farebbe meglio a venire in commissione e ad occuparsi delle questioni per cui i cittadini lo hanno eletto. Da tempo di lui  e della Lega si sono perse le tracce in commissione. Ci piacerebbe invece sapere cosa pensa del Piano sanitario sul quale la commissione ha aperto la discussione, dell’indagine conoscitiva intramoenia che ha chiesto e non ha preso parte, e di tante altre questioni che affrontiamo settimanalmente durante i lavori della commissione. Il consigliere Alberti – conclude Scaramelli- invece sta facendo solo campagna elettorale per le europee disattendendo il compito per il quale è stato chiamato dai cittadini toscani che lo hanno eletto. Smetta di latitare, venga in commissione, invece di fare campagna permanente”.

 

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