Alberti: "Concorso sospetto, preferenze a parente Saccardi?". La risposta dell'assessore: "Non accetto insinuazioni"

Dall'orario 6.12.00 la risposta dell'assessore regionale Stefania Saccardi.

Il consigliere regionale della Lega Jacopo Alberti parla di "concorsi sospetti che hanno portato un familiare dell’assessore Saccardi a capo di un reparto, senza quasi concorrenza" e presenta un'interrogazione. Il consigliere si riferisce nello specifico ad un concorso e promozione avvenuta negli ultimi mesi nell'ambito dell'unità di ostetricia del policlinico Le Scotte di Siena. Non si fa attendere la risposta dell'assessore Saccardi che si dice "più che tranquilla" su questa vicenda specificando che "su questa cosa non sono disposta ad accettare nemmeno mezza insinuazione, altrimenti alla procura della Repubblica ci vado io".

La nota di Alberti

“A Siena sembra si sia spianata la strada a una persona legata dell’assessore, che in passato era stata anche sua collaboratrice in Regione, che in meno di un anno, è diventata figura apicale del reparto di ostetricia de Le Scotte di Siena. Questa persona si è trovata – spiega Alberti – a partecipare a una mobilità interregionale completamente da sola. Dall’accesso agli atti che abbiamo effettuato, ci è apparso subito strano che per un posto da ostetrica a tempo indeterminato, ci fosse un solo partecipante. A quel che risulta dagli atti, il reparto chiese alla direzione sanitaria già nel maggio scorso, 2018, di provvedere per tempo a trovare un sostituto per una posizione organizzativa di Ostetricia che sarebbe andata in pensione a agosto. La direzione sanitaria, e qui c’è una prima anomalia, invece di bandire una procedura interna per cercare all’interno del reparto una figura che potesse prendere quel posto, ha optato per la mobilità, per un’ostetrica di alto livello, a tempo indeterminato. Ora, per un posto così, definito di categoria economica Super, si presenta solo una persona?”.

“Ovviamente, quell’unico partecipante, è stato assunto – continua Alberti – e nessuno mette assolutamente in dubbio le capacità professionali della dottoressa. Infatti dopo poco più di tre mesi, quando viene aperta la procedura interna per la posizione organizzativa, è di nuovo una delle poche partecipanti. Partecipano in due. Ma alla sua concorrente, durante il colloquio dell’11 febbraio, viene chiesto di illustrare un progetto, hAPPy mamma, progetto alla cui presentazione, guarda caso, era presente l’altra candidata (in prima fila). Inoltre, e qui ci piacerebbe sapere con quale criterio è stato scelto il quesito, la formazione su hAPPy mamma alla concorrente, era programmato per il 22 febbraio”.

“A me sembra, alla luce di questi fatti, che ci siano delle anomalie – conclude Alberti – che sia strano che a una mobilità interregionale si presenti un solo candidato. Abbiamo acquisito la risposta dell’assessore e la documentazione, la esamineremo, ovviamente non sono io a decidere se le procedure siano giuste o no. Se riscontreremo elementi validi, presenteremo un esposto. A me, sembra una situazione quantomeno anomala”.

Gli atti del concorso 1

Gli atti del concorso 2

La risposta dell'Assessore Saccardi

"E' una donna il cui grande difetto è avere sposato mio fratello, si è spostata rimettendoci 6mila euro l'anno, prendendo parte a una procedura di mobilità in cui partecipa lei e basta. Se deve dare le dimissioni perché ha sposato mio fratello ne prendo atto. Io non sono tranquilla su questa vicenda, sono molto più che tranquilla" ma "su questa cosa non sono disposta ad accettare nemmeno mezza insinuazione, altrimenti alla procura della Repubblica ci vado io". Questa la risposta dell'assessore toscano al diritto alla salute Stefania Saccardi.

Nella sua risposta Saccardi che precisato che "l'avviso di mobilità è rivolto a persone già in servizio, che abbiano superato il periodo di prova e che siano interessate a trasferirsi nell'azienda che emetto il bando. Alla scadenza del termine risultava un'unica domanda di partecipazione. La candidata va a sostenere il colloquio il 29 agosto e la commissione tecnica certifica che era in possesso della professionalità richiesta".