Discarica Le Conche, Capecchi: "Fare polemiche senza riferimenti confonde i cittadini"
In merito alla questione sollevata sul progetto di riqualificazione dell’ex discarica Le Conche, vengo a chiarire alcuni aspetti della vicenda, sulla quale si cerca di lucrare consenso elettorale gettando discredito sull’attuale giunta che, ci tengo a ricordarlo, è in carica solo dal 2014.
Innanzitutto, è utile fare un breve riepilogo della vicenda stessa. La discarica Le Conche è stata creata e gestita da un consorzio misto tra pubblico – i Comuni di Castelfranco di Sotto, Santa Croce sull’Arno, Fucecchio, San Miniato, Santa Maria a Monte e, appunto, Montopoli in val d’Arno – e privato per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani e industriali non pericolosi. La definitiva chiusura delle attività della discarica risale al 1992. Dopodiché, il consorzio ha trasferito al Comune risorse economiche e conferito l’incarico per la progettazione di interventi per la riqualificazione dell’area.
Il progetto prevedeva la riqualificazione della viabilità di accesso e circostante, che è stata portata a termine con l’esecuzione di interventi di sistemazione e asfaltatura da parte del consorzio. Altri interventi, a seguito della liquidazione del consorzio stesso, sono stati realizzati come stabilito dal provvedimento 1/2005 “per l’esecuzione di opere ed interventi da parte del Comune ritenuti più appropriati per il perseguimento di finalità di qualificazione e miglioramento del proprio territorio”. Parte delle risorse, infine,sono state destinate alla definizione delle procedure espropriative dei terreni occupati dalla discarica.
Per avere la piena conoscenza di quali progetti siano stati realizzati, di come essi siano stati realizzati e di quali siano i relativi importi, invito chiunque sia interessato a fare richiesta di accesso agli atti, che sono interamente a disposizione di chi lo desiderasse. Mi meraviglio che un candidato alla carica di Sindaco, prima di lanciare accuse generiche e senza cognizione di causa, non si sia accertato di come stiano veramente i fatti. Così facendo, si fa un cattivo servizio alla cittadinanza e si danno informazioni fuorvianti.
Chiedere “Dove sono finiti i soldi?” è una domanda volutamente provocatoria e maliziosa, in quanto chiunque può verificare liberamente che i soldi sono stati investiti sul territorio del Comune di Montopoli. Se qualcuno ha contezza del fatto che siano stati commessi illeciti, lo invitiamo a sporgere denuncia nelle sedi opportune, anziché insinuarlo attraverso i social. Scatenare una polemica senza riferimenti precisi è un modo per confondere i cittadini, soprattutto a pochi giorni dal voto, usandola come strumento per racimolare consenso. Spero che negli ultimi giorni rimasti il confronto politico possa spostarsi sul campo delle cose da fare, dei progetti e di una visione globale del nostro Comune e delle sue frazioni, e non sulle polemiche sterili ed infondate.
Giovanni Capecchi, sindaco di Montopoli in Val d'Arno