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Tramvia, Bocci e Razzanelli: "Viali già sottodimensionati, progetto nuove linee porta viabilità alla paralisi"

La giunta ha progettato di realizzare due nuove linee di tranvie Fortezza – Libertà - San Marco e Piazza della Libertà - Viali lungarni Firenze sud Bagno a Ripoli, la realizzazione di questo progetto rappresenterebbe un disastro inimmaginabile per Firenze: inserire due linee di tranvie sui viali di circonvallazione, con i viali che già ora sono sottodimensionati per il traffico cittadino e in specie nelle ore di punta, infatti, porterebbe la viabilità alla paralisi.

“Le nuove tranvie in fase di progettazione e realizzazione così come immaginate dalla giunta Nardella - dice Ubaldo Bocci - accrescerebbero notevolmente i problemi di traffico e viabilità visto che i nuovi lavori dovrebbero interessare per anni i viali. La sovrintendenza solleva il problema degli alberi che non sono spuntati come funghi ma che pare dalle parti del Comune si accorgono che esistono solo adesso. La risposta a tale problema è stata che verranno spostati anche gli alberi e sistemati non si sa bene ancora dove?”

“Un nodo cruciale di tutto questo progetto è Piazza della Libertà - dice l’ingegner Geri Pozzolini - dove si intersecano pesanti flussi di traffico consistenti e complessi: circondare la piazza con le due citate linee di tranvia, realizzare fermate per queste due linee e in futuro realizzare un'altra fermata per una terza tranvia diretta in viale Don Minzoni per Campo di Marte, porterebbe a questa situazione: tre tramvie e fermate di autobus di interscambio per queste linee di tranvia nella piazza. Tutto questo in una piazza la cui dimensione tutti conosciamo.

La giunta intende portare le tranvie da piazza Libertà a piazza San Marco attraversando viale Matteotti a cui toglierebbero una corsia per senso di marcia per inserire un tratto di binari comune alle due sopracitate tranvie, passando con un binario di tranvia da via Cavour e un binario di tranvia da via La Marmora, questo oltre il danno estetico impattando con rotaie e pali strade di pregio e piazza San Marco , occluderebbe al traffico dei mezzi su gomma via Cavour e via La Marmora, collegamenti essenziali e fondamentali per la vita del centro.

“I rendering in Comune non corrispondono alla realtà - attacca Mario Razzanelli - In viale Giannotti, presentano 5,60 m di larghezza quando in realtà la tranvia occupa quasi 7 metri di larghezza. E allora per la corsia dedicata alle auto rimangono 2,20 m quando per il codice della strada devono essere 2,75. Ci sarebbe il modo per allargare la corsia e renderla quindi percorribile alle auto: abbattere gli alberi. Peccato che Nardella oggi neghi di voler abbattere quegli alberi e dichiari di avere un progetto capace di stravolgere le regole della fisica.

E parliamo di Viale Gramsci, dove sono le banchine? nei progetti disponibili non c’è traccia. Ancora una volta si imbroglia sui volumi e sugli spazi realmente disponibili per le auto. E noi pensiamo che il traffico a Firenze possa funzionare se abbiamo una sola corsia libera tra Piazza della Libertà e Piazza Beccaria?

Nardella - conclude Razzanelli - afferma che sta pensando a nuovi tunnel per interrare il traffico veicolare specialmente nelle zone di Piazza Beccaria e Piazza della Libertà. Altra domanda… perché interrare il traffico veicolare e non quello tranviario pensando ad una “normale” metropolitana?

“Quello che mi stupisce - conclude Ubaldo Bocci - è il fatto che siano passate sotto silenzio due questioni importanti che toccano costi e strategia. All’appalto a base d’asta di 380 milioni di euro infatti si devono assommare riserve e richieste di somme aggiuntive pari a 282 milioni di euro soggette ad un arbitrato. Nel caso il Comune dovesse soccombere totalmente, ci sarebbe un incremento del prezzo fissato a base d’asta imbarazzante: 73% in più, che per dirla in termini semplici è quasi il doppio del previsto.

A questo si deve poi aggiungere un fatto che rappresenta perfettamente lo specchio della gestione PD di Firenze e - come sappiamo - della Regione: dopo un balletto di società in amministrazione straordinaria, cessioni di rami d’azienda e fallimenti vari, le società italiane sono tutte uscite fuori scena, e la tranvia è saldamente nelle mani di aziende francese. Oggi la originaria TRAM di Firenze è controllata per il 56% dal Fondo Francese Meridian. L’esercizio del servizio è assicurato dalla GEST – Gestione del Servizio Tranviario su concessione di Tram di Firenze fino al 2035. Gest è una SpA di proprietà dell’azienda Parigina RATP Dev. Gruppo RATP che nel 2012 ha rilevato la quota del 49 % detenuta da ATAF SpA”.

Fonte: Ufficio stampa

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