Elezioni Firenze, Nardella rieletto sindaco
Elezioni Firenze 2019, è tempo di scoprire chi ha avuto la meglio alle urne alle comunali. Ieri, domenica 26 maggio, si è votato nella città capoluogo di provincia e di regione e ha vinto il candidato uscente Dario Nardella. A scrutini non ancora chiusi il sindaco Nardella, nel pomeriggio, ha dato appuntamento ai fiorentini a Piazza della Signoria per festeggiare la rielezione al primo turno.
Secondo Ubaldo Bocci della coalizione di Centrodestra. Antonella Bundu terza.
A Firenze, come in tutti in capoluoghi di provincia visto il numero di abitanti, è previsto il ballotaggio. Dati i risultati dello spoglio, però, non si tornerà alle urne tra due settimane.
Gli sfidanti erano i cinque candidati già nominati. Già sindaco tra il 2014 e il 2019, Dario Nardella si era presentato col centrosinistra e le liste PD, +Europa, Sinistra Civica, Lista Nardella, Firenze + Verde, Avanti Firenze. Il centrodestra aveva scelto Ubaldo Bocci, con lui le liste Forza Italia, Fratelli d'Italia - Firenze in Movimento, Lista Civica Firenze Bocci Sindaco, Popolari e Liberali. Firenze città aperta, Sinistra Italiana e Potere al Popolo avevano deciso di appoggiare la candidata di sinistra Antonella Bundu. Il Movimento Cinque Stelle aveva optato per Roberto De Blasi. La lista Punto e a Capo aveva scelto Mustafa Watte. I Verdi si erano concentrati attorno alla figura di Andreas Lasso. Gabriele Giacomelli era espressione del Partito Comunista. Fabrizio Valleri si era candidato con la lista Libera Firenze. Infine CasaPound aveva optato per Saverio Di Giulio.
Nardella, premiata la mia autonomia
Il Pd vince a Firenze. Il sindaco uscente e con ogni probabilità riconfermato, Dario Nardella, sottolinea l'importanza dell'unità interna e del buon governo. "Abbiamo vinto perché non ci siamo fatti influenzare né da padrini politici, né da correnti. E' stata premiata la mia autonomia, la mia umiltà e la mia dedizione". Un risultato notevole anche grazie alle liste che lo hanno sostenuto. Decisive per la vittoria al primo turno, e anche gli avversari che "hanno consentito di fare una campagna elettorale improntata alla sostanziale correttezza".
Vittoria netta per il Partito Democratico
“Una vittoria netta che segna a Firenze una straordinaria discontinuità col quadro nazionale: Dario Nardella vincendo al primo turno con oltre il 55% ha dimostrato come il laboratorio di idee, proposte divenute scelte e progetti realizzati di questi cinque anni non solo ha avuto la conferma degli elettori fiorentini, ma rappresenta anche una luce importante nell’Italia che cerca di contrastare il populismo di Salvini”, commenta il segretario cittadino del Partito Democratico Massimiliano Piccioli.
“Hanno contato la forza e la straordinaria popolarità del nostro Sindaco, vero valore aggiunto – prosegue Piccioli - a dimostrazione di quanto conti il lavoro con la gente che Dario ha sempre portato avanti, la coesione della coalizione dove hanno giocato un ruolo importante anche le liste civiche. E infine la grande tenuta del PD, che già ieri sera con il risultato alle europee ci aveva messo nelle condizioni di credere davvero alla vittoria al primo turno”.
“Una bella pagina di politica, tutta fiorentina, che dà anche grande speranza per la tenuta del centro sinistra nelle future sfide in particolare a livello regionale. Esprimo grande soddisfazione a nome di tutto il Partito democratico fiorentino – aggiunge il segretario cittadino - dei nostri 21 circoli e dei loro straordinari segretari che ho avuto l’onore di guidare in questi anni, proprio perché questa vittoria ci dà la possibilità di confermare in Consiglio comunale un gruppo di consiglieri di grande valore con alcuni giovani che troveranno modo di formarsi e costruire le basi davvero per il futuro”.
“Decisiva è stata anche la campagna elettorale – prosegue Piccioli - che non si è mai sovrapposta a quella del Sindaco o delle altre liste della coalizione, ma anzi ha portato avanti un’idea di città dove il ‘fare’ e il futuro sono stati al centro di questi mesi di partecipazione: importante anche il lavoro di Leonardo Bieber, consigliere uscente e organizzatore di tutta la campagna del PD che con energia straordinaria e grande senso di responsabilità ha coordinato la Senatrice Caterina Biti, Alessio Franchino, Ceccarelli Andrea e Marzia Cappelli nel portare avanti molte iniziative, guidare la lista e soprattutto garantire quella coesione che in un grande partito è fondamentale. Ora al lavoro subito, nella consapevolezza che Firenze e i fiorentini si sono ancora una volta rivelati unici nello scrivere una grande pagina democratica, premiando il buon governo e lo spirito unitario del PD”.
“Un risultato straordinario che premia il grande lavoro dell’amministrazione e del Partito Democratico sul territorio. Dal ‘modello Firenze’ il PD può ripartire per tornare nuovamente a vincere anche a livello nazionale”, afferma il coordinatore della campagna elettorale Leonardo Bieber. “Un grande grazie a tutti i militanti, i volontari e in generale a tutti i fiorentini che hanno creduto in noi”, conclude Bieber.
Marcheschi (FdI) Cdx a Firenze ha perso grande occasione
“Il Centrodestra a Firenze ha perso una grande occasione! Visto il boom della Lega a livello nazionale e il grande risultato di Fratelli d’Italia, questo era sicuramente il momento per cercare di scardinare il fortino della Sinistra. E invece il risultato è stato molto deludente, e sicuramente sotto le aspettative. Significa che la campagna elettorale, condotta dal Centrodestra e da Bocci in prima persona, è stata perdente, che il messaggio che si voleva lanciare non è arrivato ai cittadini. Bocci ha fatto quello che ha potuto, ma c’era necessità di altro per vincere a Firenze e non averlo percepito è stato un errore clamoroso. Dispiace che Firenze sia stata trattata come una pedina di scambio per altri obbiettivi che poco hanno a che fare con i fiorentini –commenta il Consigliere regionale Paolo Marcheschi- Sono stati sbagliati in primo luogo i tempi, a cominciare dagli interminabili accordi sul nome da presentare per unire tutto il centrodestra. La scelta di un “civico” scarsamente conosciuto agli elettori e le modalità della conduzione della campagna elettorale hanno condotto il centrodestra ad una sconfitta annunciata.
La scelta di Bocci è stata letta come una fredda e disinteressata operazione politica dettata da dinamiche ed equilibri di partito, non certo dalla volontà di presentare un candidato appassionato e capace di contendere il Comune per Firenze.
Abbiamo mancato un appuntamento che poteva essere epocale per Firenze, dove invece si riconferma un improponibile Nardella, che ha così potuto condurre la più facile campagna elettorale. Qualcuno dovrà per forza assumersi le proprie responsabilità per il fallimento di questa operazione e per la cattiva gestione della campagna elettorale. Il minimo è scusarsi con tutti quei fiorentini che nello stesso giorno, nella scheda rossa, hanno dato voti al centrodestra, e invece, nella scheda azzurra, hanno preferito confermare Nardella al nostro candidato”.