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Rampe del Poggi, l'abbraccio dei fiorentini al ritrovato simbolo della città

È stato un abbraccio enorme quello tributato dai fiorentini alle Rampe del Poggi, letteralmente invase da un folla immensa che ha partecipato alla festa offerta alla città da Fondazione CR Firenze per festeggiare il restauro del magico complesso di grotte, vasche e fontane. L’evento, che il 18 maggio era stato rinviato per maltempo, è stato organizzato per salutare l’imponente intervento concluso in meno di un anno e interamente sostenuto con un contributo di 2,5 milioni di euro da Fondazione CR Firenze nell’ambito della normativa ‘Art Bonus’. Lo ha curato il Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio del Comune di Firenze, coadiuvati dalla Direzione Ambiente e dai tecnici dello Studio Hydea, incaricati dalla Fondazione. I lavori sono stati eseguiti dalla Impresa Bartoli sotto la tutela della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e per le provincie di Pistoia e Prato. La festa, rivolta soprattutto ai bambini e alle loro famiglie, ha avuto un primo momento istituzionale alle ore 17.00 con l’esibizione del coro dei bambini del progetto ‘All’Opera’ di Venti Lucenti, seguito dallo squillo delle chiarine e dall’arrivo del Gonfalone. Quindi, il Presidente della Fondazione CR Firenze Firenze Umberto Tombari ha fatto un breve intervento e ha scoperto una targa commemorativa assieme al prefetto Laura Lega. Nello stesso momento è stato aperto il nuovo impianto idrico per l’alimentazione delle vasche e delle fontane.

“Ringrazio i fiorentini per questa grande partecipazione – ha detto il Presidente di Fondazione CR Firenze Umberto Tombari – e siamo grati a tutti coloro che si sono impegnati per il successo di questo restauro. E’ stato un grande lavoro di squadra che, dopo un secolo, ha svelato un luogo magico ed ha dimostrato che si può lavorare assieme e rapidamente per uno scopo comune. Questo è il nuovo modello di Fondazione: un soggetto dinamico e motore di idee, capace di progettare e finanziare grandi operazioni a beneficio del territorio’’.

Per tutto il pomeriggio, con la direzione artistica di Manu Lalli, lungo il percorso delle Rampe si sono volte diverse attività: la costruzione di girandola in carta fiorentina grazie ai laboratori di artigianato artistico promossi dall'associazione OMA - Osservatorio dei Mestieri d'Arte e da Spazio Nota, prove di giocoleria, funambolismo e semplici acrobazie; esibizioni musicali con la Scuola di Musica di Fiesole; spettacoli di circo contemporaneo. Operatori specializzati hanno accompagnato il pubblico a visitare le Rampe restaurate e per l’occasione sono stati aperti i meravigliosi Giardini del Quartiere di San Niccolò: il Giardino Bardini, il Giardino delle Rose e il Giardino dell’Iris. Grande attesa anche per lo spettacolo notturno, previsto alle 21.30, ‘La fontana ritrovata’, un racconto di immagini, suoni ed emozioni con la direzione artistica di Roberto Malfatto.

Le Rampe furono realizzate tra il 1872 (l’anno successivo al trasferimento della Capitale da Firenze a Roma) e il 1876. Si articolano su tre livelli o ripiani: le Grotte, situate nei primi due ripiani delle Rampe, una sul primo e cinque sul secondo, queste ultime costituite da nicchie scavate nei due muraglioni a retta e realizzate con una struttura in muratura rivestita da intonaco lavorato e da spugne; la Grande Vasca polimaterica, situata sul terzo livello delle Rampe, composta da più bacini, realizzata con una struttura in muratura rivestita da spugne, pietrame e mosaico; le Scogliere e le Piccole Grotte, posizionate lungo i percorsi, realizzate con blocchi di pietra provenienti dalle cave di Monte Ripaldi, come i 'massi erranti' disseminati in quei luoghi dove i percorsi si allargano.

Fonte: Fondazione Cr Firenze

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