Franconi, 430 voti per la vittoria: Bagnoli porta a casa 11 sezioni su 30
Dopo una corsa al cardiopalma fino all'ultimo voto, è terminato il ballottaggio a Pontedera con la vittoria di Matteo Franconi, candidato del centrosinistra ed ex assessore, contro Matteo Bagnoli, esponente del centrodestra. Il 51.62 % dei votanti ha scelto Franconi, 6.868 voti contro i 6.438 di Bagnoli, 430 voti che hanno fatto la differenza. Franconi nel passaggio tra il primo e il secondo turno di votazioni perde 243 voti, Bagnoli ne guadagna 650. La lotta ieri è stata agguerrita anche a guardare l'affluenza, che ha raggiunto il traguardo notevole del 61.44% , seppur in calo rispetto al primo turno (70.53%).
E non si fa un torto a dire che Pontedera si è divisa quasi a metà nel ballottaggio, tanto che fino all'ultimo la lotta era serrata, con un candidato in vantaggio sull'altro a seconda delle sezioni scrutinate. Su 30 sezioni, Matteo Bagnoli ha vinto in 11 di queste: in centro (sezioni 1-2-3 di piazza Garibaldi), nel quartiere Stazione e nel villaggio scolastico (4-6-7), nel quartiere Fuori dal Ponte e al Villaggio Piaggio (12-13-14-15, via Puccini e via XXIV Maggio), anche in zona Bellaria (17), con il massimo delle preferenze per lui (62,39%). Nella sezione 15 la vittoria arriva per un voto. Di converso, nella sezione 17 di via Pascoli raggiunge il suo massimo successo: 62.39% di preferenze.
Franconi ottiene grandi successi specialmente nelle frazioni e vittorie 'risicate' in alcune sezioni, come la 9 di via Puccini (2 i voti di margine) e la 16 di via Diaz (4 stavolta i punti di scarto). I punteggi numericamente più alti, ad esempio nella sezione 21 di La Rotta con il 64,05%. Anche La Borra, Il Romito, Treggiaia e le altre località sono in sostegno all'amministrazione di centrosinistra. Montecastello viene considerata la vera roccaforte.
A livello politico l'unica considerazione da fare è che la gaffe di Brini, candidato in pectore per pochi giorni dopo la deprecabile frasi sui gay, potrebbe non aver cambiato la scelta dell'elettorato indirizzato verso il centrodestra. Vero è che mesi fa la città di Pontedera era data spacciata per il centrosinistra, irraggiungibile come Pisa e Cascina. E invece la tenuta del Pd, con tutte le difficoltà, c'è stata ed è un traguardo anche quello.
Sono lontani i tempi in cui Simone Millozzi vinceva al primo turno con 8.808 voti: era il 2014 e la percentuale ottenuta era del 60,53%, trainato dalla prima esperienza al governo nazionale di Matteo Renzi. Cinque anni dopo tutto è cambiato, però il centrosinistra ha le basi per poter ricostruire il rapporto con l'elettorato perso per strada.
Elia Billero