Il Teatro del Cielo: dal Perù a Vinci per amore di Leonardo
Dal Perù a Vinci per amore del Genio Universale. Il giovane attore Josè Dammert, 29anni, una delle star più affermate del Paese centro americano - dove si divide tra teatro, cinema, tv e mondo della moda - arriverà a Vinci il prossimo 21 giugno. Il ponte di questo viaggio intercontinentale è il Dramma Popolare di San Miniato che quest'anno dedica tutto il cartellone della Festa del Teatro dello Spirito - la più antica esperienza del genere in Italia - alla ricorrenza dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. E per la prima volta il Teatro del Cielo della città della Rocca apre la stagione fuori dai confini di San Miniato. Eccezionalmente, per l'uomo che sognava di volare. Così come eccezionalmente Dammert farà la sua fuga in Italia dove arrivò una prima volta 18enne per imparare la lingua della nonna e studiare recitazione. A Roma, Josè, seppe subito dinstinguersi fino ad arrivare coprotagonista nella fortunata pellicola di Ivan Silvestrini "Come non detto" - a lungo, recentemente, per tanti mesi anche nella programmazione Sky - a fianco di un'attrice di grande calibro come Monica Guerritore. Per Dammert arrivò il successo e la popolarità, in particolare tra i teenagers. Poi il ritorno in Perù, per scoprire, ormai da uomo e da attore, il suo Paese dove ora è amato e famossissimo.
A Vinci, Dammert, si esibirà al Teatro della Misericordia con lo spettacolo "Nella mente del Genio". Un filmato del Centro Cinema Taviani firmato Leonardo Casalini sarà offerto come omaggio al genio vinciano in questa particolare occasione del Dramma Popolare di San Miniato. Il pianoforte farà poi da trait-d'union con l'inizio del monologo di Josè Dammert. Si tratterà di una piece alternata tra musica e prosa in cui lo spazio figurato del pianoforte incarna simbolicamente il Maestro nei suoi ultimi istanti di vita. Il racconto di un sogno: l'illusione del volo come una metafora della ricerca e dell'ambizione umana verso qualcosa o forse qualcuno. Il monologo è tratto dall'opera “Leonardo e la macchina per volare”, scritto da Humberto Robles e diretto da Roberto Martínez Llanos. "Confrontarmi con Leonardo è stata una vera ispirazione, studiando lui, scoprendo la sua vita, le sue follie, tra virgolette, è stato come parlare di sogni - dice Dammert -. E i sogni penso siano alla base di tutto, di tutte le creazioni, non puoi creare niente se non lo sogni prima. Come artista vorrei sempre creare e quindi non mai smettere di sognare". "Voglio raccontare al pubblico una storia di magia, che quello che ha raccontato Francesco a Leoanrdo sul suo volo - conclude - in modo che il pubblio possa capire che non c'è bisogno del mondo fisico per poter volare: basta avere la giusta immaginazione e con quello puoi riuscire a creare tutto quello che vuoi".