Arte e libri a Campi Bisenzio, doppia presentazione per La città dei Bambini e Immagini Illustrate
Sarà una magnifica doppia occasione per Andrea Mancini che lunedì 8 luglio presenterà due protagoniste femminili: Caterina Nissim e Irene Campinoti, a LuglioBambino, che si svolge nella Città Metropolitana di Firenze, una manifestazione che da quasi trent’anni anima i Comuni di una vasta area, tra Campi Bisenzio e Signa, ma speriamo che nei prossimi anni si possa estendere ad altri che di lavoro per i bambini hanno sempre bisogno, chi più chi meno.
La doppia occasione sarà al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio dove dalle 18,30 si inaugura la mostra IMMAGINI ILLUSTRATE, realizzate dalla giovanissima, ma già intensa e piena di fantasia, Caterina Nissim, mentre quasi contemporaneamente avverrà la presentazione del libro LA CITTA’ DEI BAMBINI, che Irene Campinoti ha pubblicato con la casa editrice La conchiglia di Santiago, che ha sede a San Miniato (Pisa), con la direzione proprio di Andrea Mancini.
“Sono due momenti di grande valore culturale, non rivolti soltanto all’infanzia – dice Andrea Mancini – perché la grande letteratura, la grande pittura, non hanno una collocazione, non sono per bambini o per adulti, sono per tutti”.
Tra l’altro la pittura di Caterina Nissim, viene direttamente dalla cultura ebraica del padre Piero, ma anche dei nonni, Giorgio e Mirian Plotkin, amatissima pediatra pisana, anche se nata a Vilnius, in Lituania, dalla quale fuggì, insieme alla famiglia dopo l’invasione nazista.
Come si sa, fino al 900, la tradizione ebraica è iconoclasta, cioè nega la possibilità di rappresentare Dio, ma anche il creato. Solo nell’altro secolo e anche alla fine del precedente, ci sono pittori straordinari, come Modigliani o Chagall, che riescono a contestare questa norma, fino a farla in gran parte decadere; le case di molti ebrei sono oggi piene di un’esplosione pittorica e grafica, e anche la nonna di Caterina, era solita dipingere bellissimi fiori, esposti di recente in una bella mostra pisana.
“Del resto – dice ancora Mancini - un altro straordinario artista, anche lui non lontano dai bambini, è il genovese Emanuele Luzzati, al quale anche la Nissim potrebbe far riferimento, proprio per l’uso dei colori e per la grande impronta immaginifica, come se secoli di mancanza di illustrazioni, ne esaltassero adesso una specie di follia pittorica e grafica, rappresentata in un proliferare di immagini ad libitum”.
Interessante l’abbinamento, nella stessa serata, con Irene Campinoti, “Il suo libro – continua Mancini – occupa quasi 450 pagine, non è assolutamente un libro per bambini, anche se il titolo potrebbe trarre in inganno. Assomiglia ai grandi libri di Tolkien o a quelli della Lindgren, libri che nascevano per essere raccontati ai propri figli, ma che continuano ad appassionare milioni di adulti”.
“La città dei bambini” racconta una storia piena di riferimenti, ma di grande suggestione. La protagonista, Elena, non sta affatto bene, come la sua città, Manisanto, che potrebbe assomigliare ad uno dei tanti centri che affollano la Toscana. Il rischio è che la città venga venduta al turismo, abbandonata dai suoi abitanti, lasciata lentamente morire. Una storia che conosciamo molto bene e che nel libro è vissuta con una serie di bellissimi sottotesti fantastici, che non vogliamo rivelare.
“Un libro, secondo me, bellissimo, parente stretto di tutto il lavoro sulle Città dei bambini, promosso da Frato, Francesco Tonucci, fino dal 1999, in collaborazione con tanti Comuni d’Italia e anche d’Europa.


Fonte: Ufficio stampa