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Nuovo Cap per il Comune unico, Progetto Futuro: "Situazione surreale"

In occasione del Consiglio Comunale dello scorso 25 luglio Progetto Futuro ha presentato un’interrogazione per cercare di fare finalmente chiarezza sulla questione del CAP del nuovo comune di Barberino Tavarnelle di fronte al silenzio assordante tenuto in questi mesi dall’amministrazione comunale.

Come certamente tutti ricordano, prima del referendum era stato dato per certo che ognuno dei due ex-comuni avrebbe mantenuto il proprio CAP (50021 per Barberino e 50028 per Tavarnelle). Questo era stato anche affermato nell’opuscolo informativo inviato dai due comuni a tutte le famiglie a spese dei cittadini (11.000 Euro).

In realtà, quasi subito si è capito che il nuovo CAP sarebbe stato il 50028 per tutti. Lo hanno capito i professionisti che hanno a che fare con sistemi telematici di invio di atti, i commercialisti, i geometri e qualunque cittadino che è andato a consultare il sito di Poste Italiane. Davanti alle numerose richieste di chiarimento, l’amministrazione ha fatto finta di niente.

Ebbene, grazie alla nostra interrogazione scopriamo che Poste Italiane ha inviato una comunicazione ufficiale al Commissario Prefettizio poco tempo prima delle elezioni del 26 maggio scorso confermando che il nuovo CAP unico è il 50028. Con nostro grande stupore e perplessità abbiamo potuto visionare una mail nella quale il Commissario stesso dava disposizione agli uffici di non diffondere questa informazione alla popolazione fino a dopo le elezioni! Lasciamo a voi la valutazione di questo tipo di scelta, non vogliamo neanche pensare che sia stata “suggerita” dai due ex Sindaci per paura di perdere consensi alle imminenti elezioni.

Rispondendo alla nostra interrogazione il Sindaco ha affermato che è la legge Delrio che prevede che i comuni che si fondono mantengano i vecchi CAP e ha fatto intendere che il comportamento di Poste Italiane è “illegale”. A parte il fatto che se questo fosse vero vorremmo capire cosa hanno fatto il Commissario prima ed il Sindaco dopo per richiamare Poste Italiane al rispetto della legge. Ma la verità (come per i famosi contributi) è che quanto affermato dal Sindaco non è del tutto vero: infatti il comma 129 dell’art. 1 della legge 7 aprile 2014, n. 56 (c.d. legge Delrio) recita “Nel nuovo comune istituito mediante fusione possono essere conservati distinti codici di avviamento postale dei comuni preesistenti”.

Il verbo “possono” vuol dire che Poste Italiane non aveva e non ha nessun obbligo. Spettava caso mai ai due sindaci Baroncelli e Trentanovi subito dopo il referendum e poi nella loro veste di “consiglieri” del Commissario fare tutte le azioni possibili per spingere Poste a mantenere i due CAP. Evidentemente non lo hanno fatto o, più probabilmente, non lo hanno voluto fare perchè sapevano benissimo che Poste Italiane non avrebbe mai mantenuto due CAP distinti in due territori così piccoli e hanno preferito non dire la verità ai cittadini mettendoli ancora una volta davanti al fatto compiuto semplicemente per paura di perdere consensi.

E infatti, a tutt’oggi non c’è alcuna comunicazione ufficiale da parte del Sindaco in merito alla questione CAP. Progetto Futuro denuncia e condanna questo modo di fare politica tutto orientato e guidato dalla ricerca spasmodica del consenso in cui si dicono mezze verità. Come diceva Abramo Lincoln: “Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre”.

Lista Civica Progetto Futuro

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